Terni, prezzo troppo alto: per ora a vuoto il tentativo di vendita dell’ex Banca d’Italia

Non c’è la cessione del complesso immobiliare a mesi dall’avvio dell’iter: niente semaforo verde per l’offerta presentata

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di S.F.

Il prezzo al momento viene giudicato troppo alto – non la prima volta che viene fatta una considerazione del genere – e dunque il 2022 si chiude senza la vendita dell’ex sede della Banca d’Italia a Terni. In via Nazionale, a Roma, c’è chi ha risposto all’avviso pubblico per la cessione del complesso immobiliare di piazza Tacito ma per ora non si fa nulla.

MARZO 2022, PARTE LA PROCEDURA
IL BANDO DI VENDITA PER IL MAXI COMPLESSO

Tentativo a vuoto

Banca d’Italia ha provato a vendere l’intero complesso da 3.611 metri quadrati di superficie commerciale, anche dando la possibilità di procedere a lotti. Nessuna base d’asta indicata, solo un deposito cauzionale da 100 mila euro per lo spazio a prevalente destinazione d’uso direzionale e quello con maggior residenziale. Da quanto risulta ad umbriaOn c’è stata una sola offerta presa in considerazione – con offerta irrevocabile presentata -, legata ad un utilizzo di natura culturale dell’immobile: niente da fare per ora, il prezzo è troppo alto. Oppure troppo basso, a seconda dei punti di vista. In ballo ci sarebbe una cifra superiore ai 3 milioni di euro, evidentemente fuori portata allo stato attuale. Si resta così.

L’OFFERTA PER L’UTILIZZO CULTURALE

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