di S.F.
Alfredo Bianciardi, Fausto Canini, Patrizia Dominici e Sandro Feriozzi. Sono i quattro medici in quiescenza che hanno ricevuto la proroga dall’ospedale ‘Santa Maria’ per proseguire la loro attività con incarico di lavoro autonomo: il motivo è lo stesso di sempre, ovvero la necessità di garantire i Lea e il pubblico servizio. Ma c’è anche altro.
Terni, pronto soccorso: incarichi a tre medici in pensione per «garantire il pubblico servizio»
Tutti erano già attivi in ospedale. I primi tre al pronto soccorso e in questo caso l’allarme lo ha datto il direttore della struttura complessa, Giorgio Parisi, con nota interna del 1° luglio 2025: «In vista dell’imminente scadenza del contratto dei medici in oggetto» e «vista la gravissima situazione per la copertura dei turni…», ha chiesto il rinnovo dei contratti. Monitoraggio del tetto di spesa e semaforo verde dalla direzione sanitaria fino al 30 settembre 2025.
Stesso discorso per Feriozzi, seppur in questo caso i turni non siano dirimenti. Anche nel suo caso c’è la proroga dell’incarico fino a tutto il mese di settembre nella struttura complessa di nefrologia. Firmano il direttore generale Andrea Casciari e il direttore della struttura complessa alle risorse umane Maria Rita Bruscolotti.