Terni, Provincia: 2 date per dire basta ai tagli

L’ente ha deciso di aderire alla mobilitazione nazionale indetta dall’Upi. Lattanzi: «La Provincia deve essere messa nelle condizioni di garantire diritti e sicurezza alla comunità»

Condividi questo articolo su

«La Provincia deve essere messa nelle condizioni di garantire diritti e sicurezza alla comunità». Queste le parole del presidente, Giampiero Lattanzi che, insieme ai dirigenti delle Provincia e in coordinamento con la prefettura, hanno deciso di aderire alla mobilitazione generale per la messa in sicurezza e gli investimenti sul settore delle strade e delle scuole del territorio ternano.

Settimana di mobilitazione Durante la settimana di mobilitazione indetta dall’Upi, Unione Province d’Italia, sono due le iniziative promosse a palazzo Bazzani. Distinti per settore, gli appuntamenti sono per il 22 e 24 marzo. «Abbiamo chiesto – dice Lattanzi – la massiccia partecipazione dei sindaci, dei consiglieri provinciali, delle associazioni di categoria, dei sindacati, delle associazioni e dei comitati cittadini e dei genitori, dei dirigenti scolastici e di tutti coloro sensibili al problema o che siano in qualche modo coinvolti e interessati. Non possiamo continuare ad andare avanti senza risposte da parte del governo, ci sono problemi che di qui a breve diventeranno vere e proprie emergenze. Quello che chiediamo è che la Provincia sia messa nelle condizioni di garantire diritti e sicurezza alla comunità».

Le strade  Il primo appuntamento è mercoledì, alle 11, nella sala del Consiglio provinciale con l’iniziativa sulle strade. «Come tutte le Province italiane – spiega il presidente – anche Terni ha subito dal 2014 pesantissimi tagli da parte dello Stato che hanno azzerato la possibilità sia di provvedere adeguatamente alla manutenzione della rete viaria, sia di fare i necessari investimenti per adeguamenti e miglioramenti della rete stradale esistente, in quanto una legge nazionale ha impedito alle Province di accendere nuovi mutui. La gravissima situazione sta creando forti disagi e gravi situazioni di pericolo sui quasi mille chilometri, 300 dei quali di interesse regionale con ex strade statali».

Le scuole Venerdì, invece alle 12,30, sempre nella sala del Consiglio, la mobilitazione interesserà le scuole. Nei 21 edifici fra Terni, Narni, Amelia e Orvieto la condizione è sempre più difficile e si è riversata su tutti i fruitori degli istituti scolastici, creando situazioni di disagio e di pericolo. «I tagli ci impediscono – fa notare – sia di provvedere adeguatamente a un’ordinaria manutenzione degli edifici scolastici che ospitano gli istituti superiori, sia di fare i necessari investimenti per adeguarli alle normative di sicurezza, per ridurre il rischio sismico, per nuove sedi o per la riqualificazione di quelle obsolete. Le azioni anche su questo fronte non sono più rinviabili, chi di dovere deve farsi carico del fatto che quella delle scuole è una funzione fondamentale rimasta in capo alle Province e la sicurezza è un tema sul quale non si può derogare».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli