di S.F.
Una richiesta per l’ammissione alla massa passiva – si parla del dissesto del Comune e della procedura semplificata – di un presunto credito da 385 mila euro. Motivo? A titolo di riversamento della quota di partecipazione per utili riguardanti la gestione-valorizzazione dell’area naturalistica della Cascata delle Marmore. A mandare l’istanza all’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni è stato il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, lo scorso 3 dicembre: questa volta arriva la ‘bocciatura’ a differenza del precedente tentativo andato a buon fine nel 2019.
GIUGNO 2019, IL VIA LIBERA DALL’OSL PER LA CASCATA
Il credito in ballo
In sostanza palazzo Bazzani ha fatto presente che l’ente deve incassare quasi 400 mila euro per tre annualità : 2009, 2010 e 2012. Nuovo check della direzione attività finanziarie di palazzo Spada ed esito negativo: la cifra è già stata pagata attraverso un giro di partito debito-credito perfezionato tra il 2012 ed il 2014. E dunque «nulla è dovuto alla Provincia di Terni». Lattanzi si era mosso sulla base della deliberazione 2019 dell’Osl: in quella circostanza il via libera era arrivato per le quote di spettanza non riversate per cinque anni, dal 2012 al 2016, nonché per alcuni contributi – in totale quasi 1 milione di euro – per progetto di marketing.