Terni, puzze Sabbione: mangimificio ‘sospeso’

Dopo le proteste e l’ispezione Arpa, scatta il provvedimento disposto dal sindaco Latini sull’impresa Salmon Trutta di via Mercurio

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L’odore nauseabondo – una forte puzza di pesce andato a male – veniva segnalato da mesi (primo sopralluogo Arpa Umbria lo scorso marzo) da coloro che lavorano in zona o la frequentano. Parliamo dell’area di vocabolo Sabbione più prossima a Maratta e al canale di Recentino. Ora è arrivata l’ordinanza del sindaco di Terni Leonardo Latini, firmata venerdì mattina, che sospende le attività del mangimificio Salmon Truta di Terni, legate ‘all’utilizzo di farine di pesce o farine non comprese nell’autorizzazione o tutte le materie prime che possono provocare cattivi odori’. La misura, in linea con le risultanze dell’ultimo sopralluogo effettuato da Arpa presso il mangimificio – attivo in quello che era lo stabilimento dell’ex Novelli di via Mercurio – resterà in vigore finché non saranno ripristinate le condizioni di salubrità e, ovviamente, eliminato il problema-puzze.

La decisione

Ovviamente saranno contenti coloro che da tempo non riuscivano più a sopportare i miasmi, meno la ditta in questione. Ma l’Arpa, nei giorni scorsi ed anche in seguito al clamore mediatico della vicenda, ha riscontrato inconvenienti di tipo odorigeno di particolare rilevanza, chiedendo al Comune di procedere con un’ordinanza ad-hoc, quella emessa venerdì dal primo cittadino. Rischi ambientali, pur essendo anche gli odori conseguenza di emissioni, non sembrano essercene. Ma il disagio vissuto sulla propria pelle da chi opera nelle zone limitrofe al mangimificio è qualcosa di concreto e che è stato effettivamente riscontrato dagli ispettori. Forse acuito dal clima torrido del periodo, con conseguenze comunque inevitabili.

Un problema cresciuto nel tempo

In realtà il problema-puzze sussiste da mesi, con la prima ispezione di Arpa a marzo che aveva fatto emergere alcune ‘non conformità’ e seguita da specifiche prescrizioni. Una situazione che, inizialmente tollerata e forse tollerabile, si è fatta via via sempre più pesante. Fino al passo compiuto venerdì. Resta possibile l’utilizzo di farine diverse da quelle di pesce, da parte dell’impresa, ma chiaramente, essendo il core business la produzione di mangimi ittici, è facile immaginare come le attività della Salmon Trutta ne siano condizionate.

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