Terni, qualità dell’aria: «L’inquinamento c’è anche al chiuso»

‘AirSelfie2’ di Arpa Umbria: «Valori simili fra interno ed esterno. Picchi a capodanno e con gli incendi»

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Martedì mattina, nel corso dell’incontro online dalla sala convegni di Arpa Umbria a Terni dedicato al progetto ‘TernAria’ – la sperimentazione del modello didattico di scuola-lavoro ‘DomoSens’ -, Arpa ha avuto la possibilità di illustrare lo stato di avanzamento del progetto ‘AirSelfie2’.

Cos’è ‘AirSelfie2’

«Le principali criticità ambientali che storicamente si riscontrano sono dovute principalmente al particolato, Pm10 e Pm2.5, e ai microinquinanti in esso contenuti, come nichel, cromo, benzoapirene», ha spiegato Marco Pompei responsabile servizio reti aria di Arpa Umbria. «Il progetto ‘Airselfie 2’ ha l’obiettivo di definire l’esposizione della popolazione agli inquinanti nella ‘conca’ ternana, con distinzione tra i luoghi esterni e interni, in più punti rappresentativi della presenza della popolazione come scuole, uffici pubblici, ospedale. Allo stesso tempo si potrà valutare la rappresentatività generale della rete di monitoraggio installata e l’effettiva corrispondenza tra i livelli rilevati e l’esposizione della popolazione agli inquinanti. Per ottenere ciò è stata predisposta una rete di sensori collocati all’interno di edifici scolastici di vario ordine tra Terni e Narni, all’ospedale di Terni, in uffici pubblici, in un hotel e nei pressi di un incrocio stradale ad alta percorrenza. Ad integrazione della rete di rilevamento sono state installate in esterno presso tre scuole di Terni e Narni e presso l’ospedale Santa Maria di Terni alcune centraline a basso costo che misurano i parametri Particolato PM2.5, NO2, Ozono. Per poter verificare e cercare di tenere sotto controllo la più bassa accuratezza di misura che, inevitabilmente, hanno i sensori a basso costo, si è predisposta una campagna di interconfronto tra questi e le centraline di qualità dell’aria principali secondo modalità standard».

Gli ultimi confronti

«Con la stagione invernale – ha aggiunto Pompei – possiamo dire che la campagna è entrata nel ‘vivo’. Seguendo i dati che si riferiscono al periodo ottobre-fine gennaio rileviamo all’interno valori che sono prossimi o poco inferiori a quelli che rilevano le centraline esterne. I valori della qualità dell’aria sono abbastanza uniformi, con valori molto bassi in periferia. Possiamo notare come abbiamo avuto picchi di inquinamento a capodanno, per effetto dei fuochi d’artificio, rilevati nelle centraline esterne, quelle della rete regionale, in cui i valori della qualità dell’aria sono arrivati anche a sfiorare i 300 microgrammi a metro cubo; se vediamo l’interno nelle scuole, registriamo più o meno gli stessi picchi. Altri esempio di picco è rilevato il 20 febbraio, giorno dell’incendio alla Ferrocart, lo stesso picco rilevato dalle centraline di via Carrara e borgo Rivo lo rileviamo in quelle di alcune scuole». Francesco Longhi, direttore dipartimento territoriale Umbria sud di Arpa Umbria, infine ha annunciato che «il prossimo obiettivo è quello di rendere questi dati fruibili a tutti. Attraverso l’App i cittadini potranno vedere in tempo reale i dati delle centraline sia esterne che interne. Ognuno si potrà collegare e vedere come sarà la situazione in quel momento e nel punto cittadino in cui si trova».


 

 

Terni, qualità dell’aria: ‘Airselfie 2’ controlla

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