‘30 anni e non sentirli’. Questo il nome del convegno che, sabato, si è svolto nell’aula magna del corso di laurea in medicina e chirurgia a Terni: protagonista la radioterapia oncologica dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’.
Un appuntamento per ripercorrere la storia e l’evoluzione della radioterapia oncologica. Ad aprirlo ci ha pesato il direttore del reparto, il dottor Fabio Trippa: evidenziato e sottolineato le tappe fondamentali del reparto. «Dal primo acceleratore lineare, alla radioterapia stereotassica corporea nel 2004, al secondo acceleratore lineare nel 2007 per arrivare, nel 2016, al terzo acceleratore lineare ed infine la sostituzione del primo acceleratore con una macchina di nuovissima generazione impiantato nel febbraio 2023. Soprattutto grazie alle implementazioni tecnologiche che hanno consentito nel tempo di eradicare il tumore dove lo vediamo, segnando una svolta nel trattamento dei pazienti oncologici».
«Ricordare quello che eravamo, quello che siamo ora e quello e che potremo diventare ci permette di lavorare in sinergia e di migliorare passo dopo passo. La condivisione e la memoria storica è fondamentale», ha sottolineato Trippa. Al convegno hanno preso parola specialisti di rilievo nazionale ed internazionale che si sono confrontati con i medici che quotidianamente lavorano a Terni, realizzando un importante momento di approfondimento e confronto con l’obiettivo di poter offrire ai pazienti le migliori opportunità terapeutiche.
«Negli ultimi anni grazie all’implemento tecnologico la radioterapia dell’ospedale di Terni è diventata un punto di riferimento non solo per il territorio ternano ma anche le regioni vicine. Ogni anno – ha concluso Trippa – abbiamo un numero di pazienti che si aggira intorno al migliaio ed è in progressiva cresciuta. A questo si associano anche i controlli che si aggirano intorno ai 4mila pazienti annuali».