Tutto liscio, nessuno scontro in III° commissione consiliare – anche perché si tratta di un documento legato a due anni fa – per la discussione sul rendiconto di bilancio 2017 del Comune di Terni. Qualche richiesta di delucidazione sulle partecipate, su un errore aritmetico in una delle tabelle e approvazione con cinque voti a favore e tre astensioni: per una volta – rarità – non c’è stato bisogno dell’intervento tecnico della dirigente delle attività finanziarie di palazzo Spada, Stefania Finocchio.
IL RENDICONTO DI GESTIONE 2017: DISAVANZO DA 62 MILIONI DI EURO

Il breve resoconto del sindaco
In aula con lei c’è anche il sindaco Leonardo Latini – curioso passaggio anche con i consiglieri di minoranza nel pre commissione – e il presidente Leonardo Bordoni. Il 45enne avvocato ha ricordato in apertura che è un documento riguardante la vecchia amministrazione, del disavanza registrato da oltre 60 milioni di euro, dei riaccertamenti straordinari sui residui attivi e passivi e del fondo crediti di dubbia esigibilità : si tratta di numeri che hanno preceduto il dissesto finanziario sancito il 1° marzo 2018 da Antonino Cufalo.
IL BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021: 900 MILIONI IN TRE ANNI

Le richieste sulle partecipate
A chiedere lumi su alcuni aspetti sono Federico Pasculli del M5S e Valdimiro Orsini del Pd: focus in particolar modo sulla partita credito/debito con Asm, i contenziosi in essere e la Sii, sempre sulla stessa questione. Il sindaco in tal senso ha evidenziato che tutto è in mano all’Organo straordinario di liquidazione (fino al 31 dicembre 2017): «Gestiscono loro, ci sono delle poste che sono state riconosciute e saranno oggetto dell’offerta che sarà fatta. Per quel che concerne il Sii le tariffe sono di competenza Auri, poi sapete che c’è una parte pubblica per il 51% e l’altra pubblico/privata per il restante 49%. In generale, come avete visto per FarmaciaTerni, ci sono degli investimenti che devono essere fatti perché ci sono altre situazioni non proprio brillanti».
ASM VS COMUNE E OSL PER IL ‘NO’ ALL’ISTANZA PER CREDITO
«Approvazione fuori termine»
Dal canto suo l’esponente Dem, oltre a tirare in ballo la riconciliazione crediti/debiti delle partecipate e un errore materiale sulla tabelle delle esternalizzazioni dei servizi e dei rapporti con le società , ha messo in evidenza l’approvazione fuori termine del rendiconto 2017 – c’è ancora il passaggio in consiglio comunale – rispetto alla data del 28 febbraio (ok del ministero dell’Interno al bilancio stabilmente riequilibrato): replica del capogruppo Lega Cristiano Ceccotti («situazione straordinaria, tanti documenti da approvare per ciò che è accaduto in passato) e via con la votazione. In arrivo nei prossimi giorni la discussione sul previsionale 2019-2021.