Comune Terni, c’è il rendiconto 2017

Ero uno degli atti contabili in stand-by dopo il dissesto finanziario: 62 milioni di euro di disavanzo. L’organo di revisione: «Rispettare pagamento creditori»

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Disavanzo di amministrazione pari a 61 milioni 996 mila euro. Questo uno dei numerosi dati presenti nel rendiconto di gestione 2017 del Comune di Terni, approvato venerdì dalla giunta comunale: il via libera del collegio dei revisori dei conti è arrivato solo domenica e può ora scattare l’iter per l’approvazione in consiglio comunale. Da ricordare che l’ente ha 120 giorni a disposizione a partire dal decreto – ministero dell’Interno – di approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, ovvero fine febbraio: scadenza in arrivo e necessità di muoversi. Anche per altri documenti ‘pesanti’.

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I debiti fuori bilancio

Sono decine e decine le voci analizzate per chiudere il cerchio sul rendiconto al 31 dicembre 2017, rimasto in stand-by a causa dello stato di dissesto finanziario. Come detto il disavanzo supera i 60 milioni (tutto in mano all’Organo straordinario di liquidazione) e tra i vari numeri ci sono anche i 12 milioni di anticipazione di cassa non restituita, il risultato di amministrazione pari a 47 milioni 702 mila, i 71 milioni di crediti (29 dei quali di natura tributaria, la maggior parte) e i 174 di debito (di media, al 31 dicembre 2017, è 1.572 per abitante). Il collegio dei revisori – presidente Fabio Castellani, poi Carlo Berretti e Beatrice Nadia Lidia Anastasi – specifica che «nel 2017 l’ente non ha riconosciuto debiti fuori bilancio»: nel piano di riequilibrio era previsto il futuro riconoscimento di 7 milioni 544 mila euro in tal senso. Curiosità multe per violazioni del codice della strada: nel 2017 c’è stato un accertamento da 3 milioni 963 mila euro, 2 milioni dei quali riscossi effettivamente.

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Pagamento creditori e residui attivi: raccomandazioni

Nelle considerazioni messe nero su bianco, il collegio sottolinea che «anche in conslderazioni delle problematiche che hanno portato al dissesto, si raccomanda vivamente uno stretto controllo dell’equilibrio di parte corrente, ed una accurata gestione dei nuovi residui attivi provvedendo alla puntuale eliminazione di volta in volta di tutti quelli non ritenibili più esigibili. Si raccomanda di voler rispettare i tempi di pagamento dei vari creditori, cosa che attualmente sta avvenendo, anche al fine di poter avere una immediata evidenza di eventuali squilibri finanziari; si raccomanda altresì un adeguato controllo interno e monitoraggio della spesa corrente, nonche un’azione puntuale e costante nelle riscossioni; si raccomanda inoltre un sempre stretto e puntuale controllo sulle società partecipate. Si ribadisce inoltre ancora una volta, il mancato completamento dell’inventario relativo al beni immobili». Il risultato d’esercizio del conto economico è passatao dai 59 milioni del 2016 al milione e 738 mila euro del 2017. Ora c’è in arrivo l’esame in commissione consiliare e il passaggio in consiglio. L’amministrazione dovrà chiudere il lavoro anche sul consuntivo 2018, il consolidato e il preventivo 2019.

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