di F.T.
Resta per il momento in carcere P.A., il 46enne ternano trovato in possesso di un arsenale fatto di armi di ogni tipo e migliaia di munizioni. L’uomo era stato arrestato all’alba di martedì dai carabinieri del comando stazione di Terni, coordinati dal maresciallo Piero Pacetti.
La decisione A confermare la misura applicata su richiesta del sostituto procuratore Camilla Coraggio, è stato il gip Simona Tordelli alla luce dell’udienza di convalida che si è tenuta mercoledì presso il carcere di Terni. L’uomo non avrebbe fornito elementi utili a chiarire perchè tenesse tutto quel materiale, sequestrato dai militari presso la cantina e l’abitazione di Cesi dove l’uomo vive con i suoi familiari.
La pistola rubata Fra le armi acquisite dagli inquirenti, oltre a vari fucili, baionette e coltelli, c’è anche una pistola risultata rubata in un appartamento di Terni nel 2007. Anche in questo caso sarà interessante capire come la stessa sia arrivata in mano al 46enne, incensurato, ricostruendo i passaggi compiuti nel tempo.
Le analisi Tutto il materiale è stato affidato al Ris di Roma che tenterà di risalire alle matricole originarie, per capire se le armi – tutte in ottime condizioni e funzionanti – siano state utilizzate più o meno di recente, in particolare per compiere reati.
«Una persona semplice» A parlare per l’uomo è il suo legale difensore: «A differenza di quanto riportato nei comunicati – spiega – ci tengo a precisare che non si tratta di un ‘nullafacente’, ma di una persona che negli anni ha sempre lavorato come operaio e che, a causa della crisi, ha subito un licenziamento. Si tratta di una persona semplice, dedita al lavoro e che vive insieme ai genitori anziani di cui si prende cura. Probabilmente non ha ben compreso la portata dell’accaduto».