Terni, ‘rissa’ in Comune ma di Ast non si parla

Violenta polemica dei ‘grillini’ su scrutatori e elezioni, ma sulle acciaierie poche parole

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Ci si aspettava che in consiglio comunale la tensione salisse al momento di discutere di scuola: l’annuncio dato dall’assessore Carla Riccardi – «‘Montessori’, problema risolto. L’ufficio scolastico ha dato l’ok per la ‘Benedetto Brin’» – non è stato gradito da tutti, nella maggioranza. E la resa dei conti era programmata per lunedì pomeriggio.

La bagarre Invece le scintille ci sono state quando si è affrontato il tema del ‘sorteggio’ per la scelta degli scrutatori per le prossime elezioni regionali. Da una parte c’era il Movimento 5 Stelle, con tutto il resto dell’opposizione, tranne Forza Italia, che chiedeva fosse stabilito il criterio del sorteggio ‘secco’, «dando priorità agli inoccupati o disoccupati – spiega la capogruppo, Angelica Trenta – piuttosto che continuare nel metodo attuale i cui criteri non sono conosciuti poiché tutto è in mano a pochi consiglieri e quindi è la ‘nomina politica’ a farla da padrone».

Trasversalità Se Forza Italia si è dissociata dalla minoranza, Cittaperta-Terni Dinamica ha fatto lo stesso sul fronte della maggioranza, votando insieme ai ‘grillini’. Ma non è bastato e la proposta non è passata. Prima del voto, peraltro, la seduta è stata sospesa per qualche minuto a causa di un violento scambio verbale tra Thomas De Luca (M5S) e Valdimiro Orsini (Pd), che se ne sono dette di tutti i colori. Al momento del voto, poi, i cinque del M5S hanno esposto dei cartelli in cui c’era scritto: «La trasparenza al prossimo giro!?».

Le consulte Ma già prima c’era stata un’altra ‘battuta a vuoto’: le prime due votazioni sul regolamento delle ‘consulte di partecipazione popolare’ non hanno fatto registrare la maggioranza dei due terzi prevista in casi del genere e adesso si dovrà votare di nuovo, quando basterà la maggioranza assoluta.

Cosa sono Le consulte di partecipazione sono una specie di invenzione fatta dopo erano state soppresse le circoscrizioni: organismi ‘partecipativi’ territoriali – otto: Centro, Cervino, Colleluna-Cesi, Collescipoli, Ferriera, Valnerina, Valserra e Velino – che, però, dovrebbero essere composti non da persone elette da altre persone, ma nominate. Dai partiti e in base ai risultati delle ultime ‘amministrative’.

Niente ‘Montessori’ Alla fine della fiera – sia detto con tutto il dovuto rispetto – della faccenda della scuola non si è parlato: dopo lo scontro sugli scrutatori, tutti a casa. Magari se ne discuterà la prossima volta e tutto lascia pensare che ci saranno altre scintille, non solo tra maggioranza e opposizione.

E l’Ast? In tutto questo bailamme, peraltro, il consiglio non ha trovato il modo di parlare della faccenda delle acciaierie – l’atto di indirizzo della maggioranza è rimasto lì, appeso – e nemmeno i grillini, tutti accalorati per la questione del sorteggio degli scrutatori – che peraltro, quando si faceva, aveva creato più problemi per le ‘rinunce’ dell’ultimo momento che altro – hanno ritenuto opportuno dire due parole al riguardo.

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