Terni, scuola ‘Battisti’: «Se le cose vanno bene è giusto dirlo»

Lettera della madre di un bambino che frequenta una prima classe: «Sono stati tre mesi meravigliosi. Dai bimbi abbiamo da imparare»

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di Silvia Maschio
Madre di un bambino che frequenta la scuola ‘Battisti’ di Terni

A settembre abbiamo iniziato con mille paure, tensioni, e dubbi, su quanto e come sarebbe stato l’inizio della scuola. Oggi, a distanza di più di tre mesi tiro le somme e anche un sospiro di sollievo. Mio figlio frequenta la scuola primaria ‘Battisti’ di Terni. La stessa scuola che più volte è andata sul giornale per il ‘discutibile’ uso delle classi bolla, poi delle lezioni pomeridiane (per la ‘Aldo Moro’ in realtà) e poi ancora per la preside che sembrava essere sparita quando veniva chiesto un incontro con il comitato dei genitori.

Per me è iniziata quest’anno la scuola primaria, mio figlio frequenta la prima elementare e non nascondo che paure e dubbi l’hanno fatta da padrona contestualmente a tutto il polverone che si era alzato. E invece sono stati tre mesi meravigliosi, e voglio dirlo perché sul giornale non bisogna andarci solo quando le cose vanno male o diversamente da quanto ci aspettiamo, sul giornale bisogna riportare anche le notizie che fanno bene. Siamo stati fortunati a non andare mai in quarantena? Forse sì, ma un riconoscimento bisogna darlo alle insegnanti che si sono prodigate affinché per i bambini la scuola fosse prima di tutto un punto di riferimento e un luogo sicuro in cui stare.

Ho imparato da mio figlio la responsabilità e il senso del dovere. Questo esercito silenzioso di bambini che è stato in grado di sopportare le regole rigide della mascherina, lo stare seduti al banco, una ricreazione diversa da quanto abbiamo vissuto noi, una scuola diversa dalla mia e da quella di tanti altri. Ma la scuola non è forse prima di tutto un luogo in cui imparare e socializzare? Ebbene lo è stato anche quest’anno, con criteri diversi, ma è stato possibile rendere normalità laddove normalità non era. Vedere mio figlio felice di andare a scuola, senza mai un lamento ma sempre sorridente ha ripagato tutti i dubbi e mi ha insegnato ad avere pazienza e a ricreare uno stile di vita diverso.

Quindi alle maestre, alla scuola e ai bambini della battisti va il mio ringraziamento, perché le cose non vanno sempre come si vuole è vero… possono andare anche meglio.

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