Terni: se n’è andato l’avvocato Nicola Molè. Una vita per gli altri

Equilibrio e impegno sociale e politico per il territorio. Ha guidato la Provincia di Terni dal 1995 al 1999. Mercoledì il rito funebre

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Cordoglio a Terni per la scomparsa, avvenuta martedì mattina nella sua abitazione, dell’avvocato Nicola Molè. Nato quasi 92 anni fa – il 26 febbraio del 1931 – a Polia (Vibo Valentia), si era trasferito in Umbria sin da giovane e per il territorio ternano è stato un punto di riferimento sociale, professionale – dal 1958 era iscritto all’Ordine degli avvocati di Terni – e politico di prim’ordine. Impegnato nell’Azione Cattolica e quindi nella Democrazia Cristiana, anche come consigliere comunale a palazzo Spada, Nicola Molè è stato presidente della Provincia di Terni dal 1995 al 1999 nell’ambito della coalizione di centrosinistra con cui conquistò il 58% delle preferenze. Uomo di raro equilibrio ma anche di visione, ha saputo coniugare l’acume di una politica che oggi non c’è più alla vicinanza ai più bisognosi, in un’ottica – mantenuta anche negli anni trascorsi in seno alla Fondazione Carit – di sviluppo e crescita del territorio. Anche l’editore e la redazione di umbriaOn esprimono cordoglio e vicinanza ai familiari dell’avvocato Molè. Il rito funebre ci sarà mercoledì pomeriggio alle 14.30 nella chiesa di San Pietro.

Il cordoglio

«Esprimo le mie condoglianze – le parole del sindaco Leonardo Latini – alla famiglia e un sentito ricordo per l’impegno civile e sociale di Nicola Molè al servizio della città e sempre sostenuto con grande coerenza da idee e ideali che facevano parte della sua cultura e del suo vissuto». «Con Nicola Molè – affermano i consiglieri comunali del Pd Filipponi e De Angelis – se ne va un punto di riferimento dell’impegno civile. Ci lascia un giurista ed un amministratore dai grandissimi valori morali. Ci lascia un cattolico da sempre impegnato. Ci stringiamo intorno alla moglie ed alla figlia». Cordoglio anche da parte della diocesi di Terni, Narni e Amelia: «La chiesa diocesana è in lutto per la morte dell’avvocato Nicola Molè. Intellettuale di valore, cattolico vero ed appassionato, è stato un punto di riferimento per la comunità intera e per il laicato diocesano dal dopoguerra ad oggi, sia all’interno della Chiesa che nella città attraverso le sue molteplici forme di presenza e di servizio, principalmente nell’Azione Cattolica dove è stato presidente diocesano della Giac dal 1951 al 1954, in seguito presidente diocesano e delegato regionale Aci dell’Umbria dal 1970 al 1980. Abbracciava e seguiva con passione e dedizione lo sviluppo della Chiesa cattolica dopo il Concilio Vaticano II ed è stato conoscitore attento della Dottrina sociale della chiesa. In diocesi è stato delegato per i problemi sociali e del lavoro durante l’episcopato di mons. Santo Quadri e tra coloro che prepararono la visita di papa Giovanni Paolo II a Terni e all’acciaieria. Presidente del consiglio pastorale diocesano ad inizio 2000 e membro della segreteria del Congresso dei laici, vicepresidente del comitato diocesano per il Giubileo del 2000, cofondatore della Unione Giuristi Cattolici Italiani di Terni, di cui è stato primo Presidente e Presidente Emerito e Vice Presidente. La sua ultima testimonianza, lucida commovente e incisiva, in occasione dell’incontro nella chiesa di san Lorenzo il 9 novembre 2022 ‘In vecchiaia daranno ancora frutti’ organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio». Dal presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti condoglianze personali e «un ricordo da parte mia e del consiglio comunale ad un uomo che per equilibrio e rigore è stato punto di riferimento in positivo». Per il Pd di Terni Molè è stata «una persona integerrima, per decenni uno dei fondamentali punti di riferimento del dibattito politico e culturale, dell’impegno civile e comunitario e della vita amministrativa della città di Terni e dell’Umbria. Un abbraccio fraterno alla sua consorte, Fernanda Cerquetti Molè, che con lui ha condiviso una vita di straordinario impegno per la comunità e in particolare per gli ultimi. Un esempio di vita, di passione e di partecipazione per tutti i democratici».

Nicola Molè

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