Terni, se ne va Benito dell’omonima rosticceria

Imprenditore abile e stimato, personaggio, orgogliosamente fascista. Aveva 92 anni. Nell’agosto 2017 era morto il figlio Antonio

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Un pezzo di storia, non solo culinaria, della città che scompare per sempre. Terni dice addio a Benito Sala: sua l’omonima rosticceria accanto la chiesa di San Cristoforo, punto di riferimento per intere generazioni di ‘affamati’ fra polli arrosto, patate, calzoni e specialità della cucina ternana e non. Aveva 92 anni e non aveva mai cambiato idea: sempre convintamente e orgogliosamente fascista e mussoliniano. Tanti gli aneddoti legati a Benito, alla sua veracità, schiettezza e ad un’abilità nell’aver condotto l’attività che ha trasformato la rosticceria in ‘casa’ di tante famiglie quando c’era da inventarsi il pranzo o la cena, oppure si voleva assaggiare il suo speciale pollo allo spiedo. Il figlio Antonio, altro personaggio notissimo in città, detto ‘lu pappagallo’, era invece venuto a mancare nell’agosto del 2017. L’ultimo saluto a Benito è fissato per le ore 10 di venerdì mattina sul piazzale antistante la chiesa e l’ingresso del cimitero di Terni.

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