Terni, senza chiarezza alla Treofan si sciopera

Al via il primo pacchetto di 24 ore di astensione dal lavoro. Presidio fuori dai cancelli. Presenti anche rappresentanti sindacali e delle istituzioni

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Primo pacchetto di scioperi lunedì mattina alla Treofan, nell’ambito della nuova mobilitazione proclamata da rsu e segreterie territoriali di Filctem Cgil Femca Cis, Uiltec Uil e Ugl chimici dopo il tavolo tecnico di venerdì in cui l’azienda non ha chiarito le intenzioni del gruppo Jindal sul futuro del sito del polo chimico di Terni. Per quattro ore i dipendenti dello stabilimento hanno incrociato le braccia, contestualmente è stato organizzato un presidio davanti all’entrata degli automezzi per impedirne l’accesso. Presenti anche il deputato di Forza Italia Raffaele Nevi, il senatore Leonardo Grimani di Italia Viva e il consigliere comunale di Senso Civico Alessando Gentiletti. La mobilitazione proseguirà anche martedì, in occasione di una visita nel sito di Battipaglia dei vertici di Treofan e Jindal, durante la quale dovrebbe essere decisa, almeno in parte, la distribuzione dei macchinari dello stabilimento dismesso (destinata ad andare a discapito di Terni). Anche una delegazione di sindacati e operai raggiungerà la Campania per un presidio simbolico.

La Lega: «Battaglia a tutela dei livelli occupazionali e produttivi»

La Lega a tutti i livelli esprime «vicinanza ai circa 150 lavoratori della Treofan di Terni che lunedì hanno indetto un nuovo sciopero» e annuncia «battaglia a tutela dei livelli occupazionali e produttivi e contro il depauperamento che la proprietà sta conducendo nei confronti del sito ternano». Lunedì pomeriggio il senatore ternano Valeria Alessandrini e il consigliere regionale Daniele Nicchi hanno portato la solidarietà agli operai in sciopero davanti ai cancelli dello stabilimento, annunciando la presentazione di due iniziative sul tema. La prima riguarda un’interrogazione parlamentare urgente del senatore Alessandrini rivolta al Ministero dello sviluppo economico e dove si sollecita il Governo ad «azioni di sua competenza, anche nell’ambito del tavolo di crisi già attivato», da intraprendere «per la tutela dello stabilimento Treofan di Terni e dei lavoratori ivi impiegati». Porta la firma di tutti i consiglieri regionali della Lega Umbria, la mozione che verrà discussa a breve in consiglio regionale che impegna la giunta «ad avviare un percorso che consenta al Gruppo Treofan Italy Spa di creare sinergia con altre aziende del comparto chimico» e ad «inserire il Gruppo all’interno dei programmi di investimento produttivo nell’Area di crisi complessa di Terni-Narni, riconosciuta come tale per le problematiche legate alla crisi dei comparti chimico, metallurgico e agroalimentare; in particolare per coadiuvare l’azienda al reperimento di fondi per la ricerca e lo sviluppo». Per l’onorevole Barbara Saltamartini, presidente commissione attività produttive alla Camera, «la vertenza Treofan, così come le altre 180 crisi aziendali in Italia, è ferma sul tavolo del Mise ed è inaccettabile che il Governo in un anno non sia riuscito a elaborare azioni concrete a tutela della specificità della produzione svolta dallo stabilimento ternano. L’immobilismo del Ministero è imbarazzante: solo chiacchiere e nessun intervento mirato alla salvaguardia della produzione e dell’occupazione». Sul tema è intervenuto anche Michele Fioroni, assessore regionale allo sviluppo economico: «Come ribadito nell’incontro del 17 giugno, la Regione Umbria è disponibile, con la propria strumentazione, a sostenere e sviluppare un percorso in grado di assicurare un futuro stabile per lo stabilimento di Terni e più in generale per l’intero polo chimico. Per questo è necessario ed opportuno, che in un clima di normali relazioni, si creino quelle sinergie con altri soggetti imprenditoriali in grado di traguardare sviluppi nel settore della chimica verde e della green economy. In questo senso confermiamo la nostra disponibilità ed il nostro impegno».

«Interrogazione parlamentare urgente»

Così il parlamentare di Forza Italia, Nevi: «Oggi ho portato la mia solidarietà, a nome del gruppo parlamentare di Forza Italia ai, lavoratori della Treofan in sciopero a causa della interruzione unilaterale delle relazioni industriali da parte del gruppo Jindal, proprietario dell’azienda ternana. L’assoluta mancanza del rispetto del percorso stabilito presso il ministero dello sviluppo economico afferma Nevi – impone al ministro Patuanelli di riprendere in mano con decisione la vertenza. L’Italia non può permettersi di farsi prendere in giro da una multinazionale straniera in modo così spudorato. Al territorio, ai lavoratori e anche al nostro paese servono chiarezza e investitori seri e non predatori che vogliono solo delocalizzare produzioni anche importanti come il film di propilene. Per questo annuncio che predisporrò un’interrogazione parlamentare urgente al ministro dello sviluppo economico».

 

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