Terni: si tratta sul futuro della Tct. Giovedì secondo ’round’ in prefettura

Spiragli per i 52 lavoratori. Al momento le attività non riprendono e la cassa è garantita fino al 29 gennaio. Sindacati preoccupati

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Nessuna ripartenza, per il momento; cassa garantita ai lavoratori fino al prossimo 29 gennaio; una trattativa – alle sigle sindacali non è stato chiarito se relativa ad un passaggio di mano o alla proroga dell’appalto – che sarebbe «riaperta»; un nuovo incontro in prefettura il prossimo 12 gennaio. Questi i principali elementi emersi dal tavolo che martedì mattina si è tenuto a palazzo Bazzani per sbloccare l’impasse della Tct (Taglio Commercializzazione Tubi) di Terni, impresa che conta 52 maestranze e che, dopo la fermata natalizia, non ha ripreso la produzione. Con ripercussioni anche per un’azienda come il Tubificio di Terni, le cui attività sono strettamente connesse a quelle di Tct. Al tavolo coordinato dal prefetto Giovanni Bruno sono intervenuti il sindaco Leonardo Latini e i rappresentanti di Tct, Ast e Tubificio. «Le parti coinvolte, con la mediazione del prefetto, hanno discusso su alcune proposte volte al raggiungimento di una intesa commerciale – spiega la prefettura di Terni in una nota -. Allo scopo di continuare la trattativa, gli intervenuti si sono riservati di approfondirne gli aspetti economici con i rispettivi tecnici, in vista di un ulteriore incontro che si terrà il prossimo 12 gennaio». «Il prefetto e il sindaco – prosegue la nota – hanno sensibilizzato i presenti affinché si cerchi di raggiungere un punto di intesa per concludere quanto prima la vertenza, in modo da salvaguardare i posti di lavoro dei 52 dipendenti della Tct». I contenuti dell’incontro sono stati poi riferiti ai sindacati – Fiom, Fim e Fismic – che seguono la vertenza e che hanno organizzato, martedì mattina, un presidio sotto la sede dell’ufficio territoriale del Governo. Il destino aziendale e dei lavoratori, resta per ora in bilico.

«Capire se ci sono i margini per un’intesa»

In merito all’incontro ‘bis’ di giovedì, le tre sigle sindacali fanno sapere di aver sollecitato «sua eccellenza il prefetto per incontrare, prima dell’inizio della riunione, Tubificio di Terni e Tct per capire se ci siano i margini per un’intesa, senza entrare nei dettagli di un accordo tra privati, e la possibilità di mettere da subito in sicurezza i posti di lavoro». Sempre giovedì è previsto un nuovo presidio in prefettura con inizio alle ore 11. «L’esito del tavolo prefettizio – osservano Fiom, Fim e Fismic – rimane centrale per il futuro dei lavoratori Tct e potrebbe avere delle ricadute anche sull’intera filiera, a partire dal Tubificio di Terni, per questi motivi il presidio sarà esteso anche a questi lavoratori».


LE FOTO DEL PRESIDIO


VIDEO – PARLANO I SINDACATI

VIDEO – PARLA IL LAVORATORE

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