La missione è iniziata di mattina presto. Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo e l’assessore al bilancio, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, hanno preso la strada che porta a Perugia. Destinazione: l’ufficio della presidente della regione, Catiuscia Marini.
Le richieste Alla presidente è stata fatta una domanda semplice: «Quanti soldi – ovvio che il discorso è stato più articolato, ma la sostanza è questa – riesci ad anticiparci? Perché se non ci dai almeno un milioncino, di quelli previsti per per il 2016, il nostro bilancio cominale va a farsi benedire».
Il buco Già , perché stando a quello che dicono gli ottimisti, per mettere in ordine i conti comunali ci vorrebbero almeno dieci milioni e mezzo di euro e hai voglia ad aumentare la Tasi, i biglietti dei mezzi pubblici e le tariffe delle mense; a tagliare il fondo dei dirigenti comunali e del personale: pareggiare il bilancio resterebbe un miraggio.
Metodo Morselli Intanto i ternani si preparino: una cinquantina di euro, da pagare in più, è molto probabile che dovranno metterla loro, in bilancio. L’aumento della Tasi porterà a questo. I dirigenti comunali, invece, dovranno ‘tirare la cinghia’, visto che si prospetta un dimezzamento del ‘fondo’ a loro disposizione. Ma l’esecutivo di palazzo Spada starebbe pure pensando – Lucia Morselli e Ast docet – di imporre una drastica rivisitazione dei contratti con i fornitori: un taglio del 10% e via. Chi ci sta, ci sta.