Terni, sos torre Porta Spoletina: ‘richiamo’ per il Comune

Nei giorni scorsi l’intervento dei vigili del fuoco. Il consigliere Rossi: «Danni provocati dalle radici di una pianta. Copertura pericolante e parzialmente crollata»

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Sos per la torre di Porta Spoletina, a ridosso della rotatoria Lions Club International e di via Eugenio Chiesa. Negli ultimi giorni c’è stato l’intervento dei vigili del fuoco di Terni per un intervento di messa in sicurezza: c’è un ‘richiamo’ per il Comune.

Terni, porta Spoletina: la storia cade a pezzi

L’sos e il pericolo

A sottolineare la problematica è il consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi: «I vigili del fuoco sono dovuti intervenire nei giorni scorsi per l’ispezione del manufatto che era parte integrante della cinta muraria della Terni medievale; è stata riscontrata – sottolinea – la copertura pericolante e parzialmente crollata e soprattutto sono stati evidenziati i danni delle radici di una pianta di fico che nata tra gli elementi da anni sta crescendo peggiorando la stabilità della antica struttura. La torre è un bene di proprietà comunale e sono contento che l’amministrazione comunale si sia messa subito al lavoro per ottemperare alle prescrizioni dei vigili del fuoco che chiedono di intervenire quanto prima. Da sempre richiamo attenzione, con atti di consiglio comunale, sul grave stato di degrado in cui versano le varie parti dell’antica cinta muraria della nostra città. Molti tratti presentano gravi problematiche di conservazione; avrebbero bisogno di opportuni interventi di pulizia e consolidamento, e di rimozione della vegetazione spontanea infestante. Rappresentano un valore storico e documentale assai importante e per questo meriterebbero maggiore considerazione e valorizzazione, continuo a ripetere che sarebbe utile provare ad intercettare qualche finanziamento europeo per la salvaguardia dell’intero sistema difensivo del Comune di Terni e dei centri minori. Nel concreto dei singoli – conclude – interventi, questa amministrazione comunale sta facendo il massimo intervenendo prontamente secondo emergenza e programmando singoli lavori anche se non è semplice sopperire a decenni di abbandono e menefreghismo. Lo abbiamo visto per tante altre edifici storici e monumenti cittadini».

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