di F.T.
Aperto 24 ore su 24, tutta la settimana. È della catena francese Carrefour il primo esperimento di supermercato no-stop a Terni. Il nuovo orario nel punto vendita di via Bramante partirà dal prossimo 2 luglio anche se la decisione ha già suscitato più di un mal di pancia fra i sindacati del commercio.
H24 Per qualcuno è solo ‘un’americanata’ adatta al massimo alle grandi città (a Milano, Roma, Napoli, Genova la sperimentazione è già partita, ndR). Per altri, come l’azienda, rappresenta probabilmente il metodo giusto per intercettare una fetta sempre più ampia di clientela che, semplicemente e spesso per ragioni di lavoro, non ha tempo di fare la spesa negli orari canonici e chiede di poter soddisfare le proprie esigenze a qualsiasi ora del giorno o della notte.
Si parte Si tratta comunque di un tentativo curioso per una città di provincia come Terni. Una ‘prova’ che in altre realtà avrebbe già dato buoni risultati in termini di numeri e incassi ma che, al tempo stesso, presenta incognite fisiologiche.
Le incognite La prima è quella dei sindacati che altrove, come in Toscana, si sono già opposti alla decisione. Anche in Umbria i turni di lavoro ‘stile acciaieria’ non sembrano piacere affatto alle organizzazioni che si occupano di commercio, al pari delle domeniche e dei festivi lavorativi che in passato hanno suscitato più di una reazione.
Cgil critica La conferma viene da Desiré Marchetti della Filcams Cgil: «La decisione – afferma – fa parte di una campagna particolarmente aggressiva portata avanti da Carrefour, e dalla stessa Auchan, a livello nazionale. Si tratta della parte più ‘esposta’ di Federdistribuzione, esterna quindi alla Confcommercio, che spinge da tempo sulla massima liberalizzazione di giornate lavorative e orari. Finite le giornate da liberalizzare, si inizia ora con gli orari e con un provvedimento indiscriminato, attuato da un’azienda che cerca di confermarsi sui tavoli nazionali dopo aver proposto anche l’abolizione della 14esima».
Il caso specifico Rispetto a Terni, secondo la rappresentante della Filcams Cgil «la misura è ancora più discutibile che altrove, vista la sostanziale assenza di flussi e movimenti turistici. È lecito chiedersi quali vantaggi potrà mai portare all’azienda. Resta anche da capire chi verrà impiegato e il timore è che per coprire i turni, si ricorra a contratti interinali». Della cosa se ne parlerà comunque in un apposito tavolo sindacati-azienda previsto per la prossima settimana.
Nodo sicurezza L’altra questione è quella legata alla sicurezza: in generale, per via degli orari notturni che richiedono qualche attenzione in più da parte delle forze dell’ordine e della vigilanza, e più in particolare per la posizione dello store di via Bramante, a poche decine di metri dallo svincolo della superstrada. Intanto però la sperimentazione partirà , con tanto di ‘lancio’ e forse anche una festa a corredo.