Terni, stalli disabili: «Pagarli? Fermatevi»

Confronto a palazzo Spada sulla questione. Colasanti (Unmil): «Una vergogna, i soldi per farli li avete». Ceccotti e Bordoni: «Primo punto che tratteremo»

Condividi questo articolo su

Si è presentato battagliero con in mano il contenuto di una vecchia commissione consiliare – c’erano gli assessori Benedetta Salvati e Stefano Fatale – ed il codice della strada per esporre un concetto chiaro all’amministrazione comunale: «Fermatevi perché altrimenti vado in procura della Repubblica a denunciare. Qualcuno se lo è già pagato ed è una vergogna». Ancora tensione sulla questione degli stalli per persone con disabilità a ‘pagamento’: lunedì pomeriggio a palazzo Spada confronto tra Gianfranco Colasanti (Unmil), capigruppo consiliari e membri dell’esecutivo interessati dalla vicenda, vale a dire Leonardo Bordoni e Cristiano Ceccotti.

«STALLI DISABILI? QUESTIONE PRIORITARIA»

L’attesa pre confronto

L’attacco

A fianco di Colasanti nel ‘blitz’ anche il delegato provinciale del Cip, Tommaso Strinati. Tuttavia è il presidente Unmil a mettere in chiaro le cose in un intervento da poco meno di cinque minuti: «La situazione è pesante e sconcertante. Nel corso di una commissione fatta a novembre 2018 – ha ricordato – sulle concessioni di permessi per i disabili ci fu detto che mancavano finanziamenti e non c’erano soldi. Ci fu prospettata la soluzione di pagarsi il parcheggio e c’era qualche ‘paladino’ – l’attacco – dell’amministrazione comunale che avrebbe suggerito anche la ditta per fare il lavoro. Dissi subito di no, che sarebbe stata una cosa sul quale saremmo andati allo scontro feroce: se oltre alla gravità della malattia di queste persone ci aggiungiamo il pagamento degli stalli mi sembra una sconceria».

LA DENUNCIA: «COSTRETTI A PAGARLI»

Il confronto a palazzo Spada

L’avviso e l’appello

Il presidente Unmil alza i toni quando arriva al ‘diktat’: «Fermatevi, realizzate gli stalli perché i soldi li avete visto che i milioni di multe fatti nel 2019, 2018 e 2017 consentono di fare sia la segnaletica per l’attraversamento delle strisce semaforiche che i permessi per i diversamenti abili; se non sapete amministrare questo è drammatico. Fermate – si riferisce sempre al ‘paladino’ – chi sta facendo questa operazione. Altrimenti vado in procura della Repubblica e denuncio la situazione. Chiediamo l’immediata realizzazione degli stalli, tra i 250 ed i 300: tanti se lo sono pagato da soli ed è una vergogna. C’è un articolo del codice della strada che dice che il Comune può assegnare con titolo gratuito un adeguato spazio in casi del genere. Voi non controllate nemmeno il codice della strada. Siamo in una città che non ha un minimo di prevenzione né per il pedone né per l’automobilista. Gestitela come va gestita», ha concluso.

TRASPORTO DISABILI, FUORI LA DIDASKO

L’audizione

Appuntamento a breve

Sia Ceccotti che Bordoni hanno garantito massimo impegno per risolvere la situazione: «La commissione consiliare con le associazioni – ha evidenziato l’assessore alla viabilità – ci sarà la settimana prossima», mentre il titolare al welfare ha aggiunto che «l’argomento lo avevo già portato all’interno del tavolo di concertazione sulla disabilità previsto per giovedì e questo è il primo punto programmato». I due sono rimasti a colloquio per qualche minuto – con loro anche Rita Pepegna, presidente della II° commissione – con Colasanti anche ad audizione terminata. Attese novità a stretto giro.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli