Terni: «Su Papigno, stringere i tempi»

Fabio Narciso (Pd): «Gli stabilimenti cinematografici devono tornare alla città»

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Papigno e i suoi ‘studios’ – quelli de ‘La vita è bella’, tanto per dire – i rapporti con Cinecittà e, insomma, come mettere fine ai contenziosi e, finalmente, provare a far ripartire quel meccanismo che si è inceppato.

L’iniziativa Dell’argomento, ogni tanto, si torna a parlare, ma adesso il consigliere comunale Fabio Narciso (Pd) sembra voler accelerare i tempi: «L’amministrazione sta valutando ipotesi progettuali concrete per rilanciare l’area – dice Narciso – e la prova sta anche nelle sessioni denominate open day: soprattutto stante la consapevolezza che le politiche della cultura, se adeguatamente implementate, contribuiscono e creano impresa, obiettivo primario per lo sviluppo del territorio».

Area polifunzionale Secondo il consigliere del Pd «è importante ricordare che l’area è stata individuata come ‘multifunzionale’, in cui possono convivere tre asset di sviluppo culturale come gli sport ambientali; l’industria culturale (cinema ed altro), finanche l’archeologia industriale. Realtà che possono convivere nell’area in maniera virtuosa»

Le norme Narciso ricorda che «la legislazione nazionale sta promovendo l’industria creativa e del cinema grazie a nuovi strumenti economici quali tax credit (credito d’imposta che prevede la possibilità di compensare debiti fiscali, Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicurativi con il credito maturato a seguito d’investimenti nel settore cinematografico) e del consolidato product placement, cioè lo strumento per promuovere i marchi all’interno delle produzioni» e che «impone alle produzioni titolari di finanziamento pubblico di girare e produrre all’interno del territorio italiano». Ma non solo.

‘Terni film commission’ Perché «si sta lavorando allo sviluppo di una vera e propria ‘Terni film commission’, affinché sia possibile offrire alle produzioni che scelgono la nostra città la possibilità di poter fruire di una serie di facilities pubbliche (quali, ad esempio: occupazione suolo pubblico, uso dei teatri, locations, disponibilità del corpo dei vigili urbani) e private, tanto che già alcune produzioni hanno scelto Terni come luogo funzionale ai loro progetti».

Papigno Ma per far decollare idee e progetti, dice Fabio Narciso, «e per rilanciare lo sviluppo del distretto culturale è necessario avere a disposizione le aree in questione. Per le quali, da diversi anni, esiste un contenzioso tra l’amministrazione e la società Cinecittà, che non avrebbe ottemperato allo sviluppo del sito portando produzioni nel territorio». Secondo il consigliere comunale del Pd è «auspicabile provare a coinvolgere in tempi brevissimi la società Cinecittà nei nuovi piani di sviluppo, ma qualora non fosse possibile la condivisione ed il contributo alle nuove ipotesi progettuali di sviluppo appare necessario definire quanto prima, in via giudiziale o stragiudiziale, i rapporti con Cinecittà».

La richiesta Ecco perché Narciso chiede al sindaco e alla giunta comunale «di acquisire in tempi rapidi, e condividere, tutte le informazioni utili a verificare le reali possibilità e prospettive di coinvolgimento della società Cinecittà nelle nuove ipotesi progettuali di rilancio delle strutture e del distretto culturale», ma chiede anche «di sapere lo stato dell’arte del contenzioso in oggetto e le eventuali azioni legali intraprese o da intraprendere per tornare, quanto prima, nel pieno possesso dell’area e delle strutture, condizione fondamentale ed imprescindibile per ogni eventuale rilancio e sviluppo».

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