di S.F.
Due titoli mondiali conquistati grazie a tanto lavoro, pazienza ed il fondamentale apporto degli assistenti per la cura dei minimi dettagli. C’è tanta Terni nel doppio trionfo iridato nell’ultimo weekend in Repubblica Ceca, a Brno, in occasione dell’edizione 2021 del World Dog Show, la sfida espositiva canina che ha visto confrontarsi un nutrito gruppo di allevatori: enorme soddisfazione per la ternana Donatella Liurni con Definitive Cherish Starman e Definitve Cherish Najima Hamal, i due barboni capaci di ottenere il massimo riconoscimento dalla giuria.

Da Terni a Brno per il mondiale
Un viaggio tra andata e ritorno di 2.500 chilometri per raggiungere il Brno Exhibition Centre. L’esposizione mondiale canina ha coinvolto in prima battuta la Liurni, classe 1974 ternana che da anni gestisce un allevamento riconosciuto Enci/Fci/Anmvi per la selezione esclusiva del barbone di diverse taglie: è lei che è stata protagonista in terra ceca in compagnia degli assistenti Camilla Moschin (nipote di Gastone), Simone Bonanni e della toeletattrice russa Julia Degtyareva con i due barboni. David – questo il nome di famiglia al netto di quello utilizzato per la gara – ha ottenuto il titolo di campione mondiale (il migliore di razza di tutti i colori tra i cani adulti), mentre Hamal il titolo iridato tra i giovani dopo aver vinto lo spareggio con la contender femmina. Un’accoppiata inedita a livello italiano. «Sono l’allevatrice – spiega Donatella – dell’esemplare più adulto, è di proprietà del commendatore Nicola Pace di Roma. Nel caso del più giovane sono anche co-proprietaria insieme ad Elisabetta Viola».

La gioia e la selezione
La Liurni non è nuova a successi del genere, ma per la prima volta è stata ottenuta la vittoria in entrambe le categorie: «Una grandissima emozione perché sono due cani nati a casa nostra, a Terni, sono frutto di una lunghissima selezione. Ho iniziato nel 1992 con i barboni medi, questa è la sesta/settima generazione e dietro c’è un grande impegno sia a livello di allevamento che ‘spirituale’», racconta dopo l’esperienza di Brno. «Il maschio adulto aveva già molti titoli e dopo un’importante carriera è arrivato anche il titolo mondiale: miglior razza e miglior medio di tutti i colori. Invece il giovane era già campione di San Marino e ora sta sviluppando l’attività in Italia». In sintesi sono stati premiati gli esemplari più rappresentanti dello standard italiano della razza. «Ringrazio i miei assistenti: Camilla ha aiutato nel ring e Simone lavora a 360 gradi, mi ha aiutato in questa avventura. Poi c’è Julia, una delle migliori toeletattrici del mondo. Lo stesso vale per i proprietari, Nicola ed Elisabetta, ci sostengono in tutto».

La riflessione sugli italiani
In Repubblica non sono mancati i tifosi italiani: «Mi piace menzionare – sottolinea Donatella – il grande appoggio degli italiani che erano a Brno. Ci hanno seguito sia intorno al ring che in streaming, è stata una cosa bella perché ho notato che dopo il Covid si è creata una grande solidarietà tra di noi. Con tanta partecipazione. Prima invece si viveva più nell’individualità e quando vinceva un italiano c’era un po’ di egocentrismo. Ora siamo tutti coesi ed è un aspetto positivo». Un bel po’ di Terni sul tetto mondiale grazie a David e Hamal.