Terni, teatro Verdi: appalto alla Krea. Il ribasso è del 4,5%

Mercoledì pomeriggio il via libera al Pentagono dopo le ultime operazioni della commissione: c’è la proposta di aggiudicazione per l’appalto da oltre 6 milioni

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di S.F.

Alle 9 l’apertura dell’offerta tecnica, sei ore dopo il check di quella economica e proposta di aggiudicazione alle 15.33. C’è il via libera provvisorio per l’appalto da 6,3 milioni di euro riguardante il I stralcio funzionale della ristrutturazione del teatro Verdi di Terni: al VI piano del ‘Pentagono’, nella ‘tana’ del dirigente all’urbanistica Claudio Bedini, la commissione giudicatrice ha svolto le ultime operazioni prima di restituire la palla al responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Matteo Bongarzone. Semaforo verde per la Krea Costruzioni srl.

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La commissione al Pentagono per la busta economica

La commissione ed il ribasso

A presiederle la commissione Bedini. Con lui gli ingegneri dei lavori pubblici Stefano Carloni e Giacomo Falcetti, a chiudere il cerchio l’architetto Andrea Cecilia in qualità di segretario: sono loro ad aver svolto le ultime operazioni per dare l’ok alla proposta di aggiudicazione. La Krea Costruzioni si prende il maxi appalto del I stralcio con un punteggio di 100: la maggior parte per la busta tecnica (70), quindi l’economica (20) e tempo (10). Il ribasso offerto è del 4,5%, mentre i giorni indicati per la realizzazioni sono 427. C’è il semaforo verde. Per l’efficacia definitiva tocca al Rup e, infine, al dirigente Piero Giorgini.

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La parte da demolire

Il I stralcio

Sarà la Krea dunque ad occuparsi del disassemblaggio delle strutture della sala e della torre scenica realizzati nel secondo dopoguerra, costruzione delle fondazioni della sala principale e della sala del ridotto a quota -7 metri, opere di finitura e impiantistiche a servizio della sala del ridotto, erezione al grezzo delle strutture portanti e della copertura della sala principale del Verdi, accessibilità provvisoria alla sala interrata su vico Sant’Agape, con una biglietteria e scale metalliche che immettono al livello ipogeo, creazione di un’isola tecnologica provvisoria sul sedime della torre scenica attualmente affacciato su via dell’Ospedale e miglioramento sismico dell’ingresso ottocentesco. Quest’ultimo resterà inaccessibile al pubblico in questa fase.

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