Dieci anni di reclusione per l’omicidio di Horan Cetin, morto ad appena 32 anni per le conseguenze di una testata ricevuta in pieno volto. Nella serata di mercoledì la Corte suprema di cassazione ha confermato in toto la condanna inflitta in appello ad Adel Laouni, il 41enne tunisino che il 23 febbraio 2008 sferrò il colpo mortale al giovane di nazionalità turca, padre di famiglia e titolare di un bar-kebab nei pressi della stazione.
Lite finita in tragedia Alla base della tragedia, motivi banalissimi: tutto era nato da un’aranciata consumata e non pagata dal Laouni che aveva fatto scoppiare una lite furibonda fra i due, che fra l’altro si conoscevano da tempo. Un crescendo culminato nella testata dalle conseguenze fatali.
Assolto e poi condannato Con il volto graffiato, il tunisino – che all’epoca aveva 34 anni – scappò di corsa in questura per denunciare la lite, senza ancora essersi reso conto della tragedia. Arrestato per omicidio, l’uomo era stato assolto nel processo di primo grado per insufficienza di prove. Una sentenza ribaltata nelll’aprile del 2013, in appello, con la condanna a dieci anni di carcere per omicidio preterintenzionale.
Espulso Nel frattempo Adel Laouni, difeso dagli avvocati Antonio e Francesco Mattiangeli del foro di Terni, è tornato nel suo paese di origine, colpito da decreto di espulsione in ragione di alcuni precedenti penali per droga.