Terni, un progetto per convertire l’idrogeno in mobilità

Un protocollo d’intesa tra Comune, Ast e Atc e Busitalia per sviluppare il progetto per l’acquisizione di autobus alimentati ad idrogeno

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di Fra.Tor.

«Un futuro all’avanguardia per questa città che punta sempre più ad uno sviluppo sostenibile». Con queste parole il sindaco di Terni Leonardo Latini, giovedì mattina in una conferenza stampa online, ha spiegato gli obiettivi del progetto idrogeno per Terni. Un protocollo d’intesa tra Comune di Terni, Acciai speciali Terni e Atc & partners mobilità e Busitalia Sita. Potranno essere utilizzati i quasi sette milioni di euro finanziati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’acquisto di autobus a idrogeno e per la realizzazione delle infrastrutture necessarie, come la stazione di pompaggio e di distribuzione. Ast metterà a disposizione gratuitamente il surplus di idrogeno prodotto all’interno dell’area industriale e che viene utilizzato in fase di produzione, oltre all’area per la realizzazione della stazione di pompaggio, mentre Busitalia gestirà il nuovo parco mezzi.

LO SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA

Il progetto

«Questo è il punto di partenza di un progetto rilevante per l’acquisizione di autobus alimentati ad idrogeno che ha prospettive future davvero concrete», ha spiegato l’assessore all’ambiente, ai trasporti e ai lavori pubblici, Benedetta Salvati. «Le parti firmatarie del protocollo si impegnano a cominciare a discutere nel dettaglio e a negoziare le convenzioni attuative. La stipula della convenzione tra il Comune e Ast punta a definire la messa a disposizione di un’area di proprietà di Ast, su cui poter realizzare un impianto di recupero, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno destinato ad alimentare gli autobus. La stipula della convenzione tra il Comune, Atc e Busitalia punta, invece, a delegare a Busitalia il compito di svolgere la gara ad evidenza pubblica, per individuare la società che progetterà e realizzerà l’impianto di recupero, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno sull’area di proprietà di Ast. La medesima convenzione definirà i termini per affidare, successivamente alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio e distribuzione, la stazione di rifornimento a Busitalia, regolando dettagliatamente le modalità e gli eventuali costi di gestione e manutenzione della struttura».

«Rendendo il nostro territorio più vivibile e attrattivo»

Il sindaco Latini si è definito «molto emozionato per questo progetto articolato e complesso che va a toccare le corde più profonde della nostra città. Una città che si trova, in questo momento, in una condizione particolare, ma che sta fortemente immaginando il proprio futuro. Lo fa e lo deve fare con il coinvolgimento di tutti, ma partendo dallo spirito dal Dna della nostra comunità, da quella che è la nostra identità culturale, la nostra tradizione. Il fuoco va alimentato con progetti e visioni che non devono mai essere in dissonanza con quello che è lo spirito di una comunità. Terni diventa sempre più una città all’avanguardia e anche punto di riferimento, come in passato lo è stata per decenni. Una storia di innovazione, di dinamismo e per l’industria internazionale. Occorre ripensare però quello che è il futuro, alla luce di quella che è la contemporaneità. L’industria ha sempre caratterizzato il nostro territorio, non può però essere vista attraverso schemi passati, ma un’industria funzionale a quello che è lo sviluppo sostenibile di un territorio. Dobbiamo darci la possibilità di innovare e fare sviluppo sulla nostra città rendendo il nostro territorio più vivibile e attrattivo. Grazie a tutti i soggetti coinvolti nel protocollo per il grandissimo lavoro fatto».

Ast e Busitalia

«Ast è la città e la città è Ast», è intervenuto Massimiliano Burelli, amministratore delegato di Ast. «In un momento come questo in cui la coscienza ambientale è qualcosa di tangibile, Ast non poteva tirarsi indietro. L’acciaieria in questi anni ha dato il via a transizioni in cui ci siamo dati sempre l’obiettivo di essere più sostenibili. Con questo progetto diventeremo il secondo distributore di idrogeno in Italia, dopo quello di Bolazano, puntando a diventare punto di riferimento per il centro Italia. Ast è quindi interessata al recupero dei volumi di idrogeno, che attualmente non può utilizzare nel proprio ciclo produttivo, per metterli a disposizione, in forma gratuita». In Umbria Busitalia, ha spiegato Alessio Cinfrignini, «negli ultimi anni ha spinto molto l’acceleratore per orientarsi sempre più sull’acquisto di questi mezzi innovativi. Abbiamo già rinnovato molto il nostro parco macchine e vorrei ricordare che, proprio a Terni, abbiamo messo a disposizione i primi mezzi ibridi da 12 metri. Siamo molto attenti a questo tipo di sviluppo. Felici di partecipare a questo progetto».

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