Terni, un’area giochi per chi ha disabilità

Presentato il progetto di riqualificazione del giardino di pertinenza alla struttura di neuropsichiatria infantile

Condividi questo articolo su

di Francesca Torricelli

Rivedere il servizio di Neuropsichiatria infantile di Terni seguendo un modello innovativo e riqualificare l’area di pertinenza alla sede di viale 8 marzo. Sono questi gli obietti che sta perseguendo l’azienda Usl Umbria 2 a favore del servizio e dell’intera comunità cittadina.

‘Bambino Gesù’ di Roma «In relazione alle esigenze assistenziali che si sono determinate presso il servizio di Neuropsichiatria infantile di Terni – ha spiegato Sandro Fratini, direttore della Usl Umbria 2 – con la finalità di migliorare le prestazioni e i servizi in tale settore di attività, implementando nuovi protocolli clinici e definendo nuove modalità di direzione e gestione del servizio, abbiamo iniziato una collaborazione con l’ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ di Roma. Il neuropsichiatra Massimo Stortini, dai primi di settembre, è qui con noi a Terni per mettere a disposizione la sua professionalità».

Le richieste In tutto questo, a seguito delle richieste da parte delle famiglie dei bambini che gravitano presso la struttura, si inserisce la riqualificazione dell’area esterna alla struttura. I familiari hanno da tempo manifestato il desiderio di avere un’area gioco in cui far svolgere attività ludico-didattiche per la stimolazione di funzioni di bambini con disabilità, in un contesto attrezzato come spazio di riabilitazione all’aperto, un luogo di scambio, interazione, conoscenza e apertura alla città.

La proposta La dottoressa Mariella Allegretti, neuropsichiatra infantile, il 4 agosto 2015 ha richiesto alle associazioni ‘Un volo per Anna’ e ‘Unmil’ di attivarsi a promuovere la riqualificazione dell’area. A tale richiesta ha fatto seguito, il 14 agosto, un incontro con la direzione generale della Usl Umbria 2 in cui le associazioni hanno ribadito la loro volontà di contribuire, con mezzi e risorse proprie, alla realizzazione dell’intervento. Il 14 settembre è stato presentato il progetto definitivo.

L’INTERVISTA A GIANFRANCO COLASANTI E MARCO TURILLI: IL VIDEO

Lo stato attuale «Attualmente il giardino si presenta come uno spazio marginale, trascurato, inutilizzato», ha spiegato il presidente dell’Unmil, Gianfranco Colasanti. «Le criticità principali identificabili sono molteplici. Il tappeto di usura in asfalto è evidentemente consumato, a tratti inesistente, con buche e privo di segnaletica orizzontale. Inoltre, le radici degli alberi hanno ormai creato avvallamenti importanti. La balaustra in legno è in uno stato fatiscente, in alcuni tratti inclinata e traballante. I giochi attualmente presenti sono rotti e la tettoia esistente, in corrispondenza dell’ingresso alla struttura, viene utilizzata come parcheggio per pullman».

Attività spontanea «È dannoso e fuorviante considerare il gioco, per questi bambini, unicamente in un’ottica terapeutica; il gioco rappresenta, infatti, un’attività spontanea cui tutti i bambini hanno diritto», è intervenuto l’architetto Marco Turilli, presidente dell’associazione ‘Un volo per Anna’. «Va comunque sottolineato come in presenza di deficit sensoriali, cognitivi o motori possa essere molto complesso per i bambini giocare con i coetanei. Quest’ordine di problemi può essere parzialmente o del tutto risolto strutturando il setting di gioco in modo da aggirare gli ostacoli e offrire, così, ai bambini un maggiore grado di autonomia».

IL PROGETTO DELLE ASSOCIAZIONI

Il progetto Una riabilitazione che esce dalle mura degli ambulatori, si può trasformare in un gioco accessibile a tutti. A tale scopo, secondo il progetto presentato dalle associazioni, «sarà realizzata un’area con pavimento in gomma antitrauma, attrezzata con giochi che sappiano stimolare le capacità del ‘saper fare’. Un’altra area sarà destinata a un piccolo ‘orto didattico’ per sviluppare la motricità, migliorare la capacità di apprendimento, rafforzare l’autostima, favorire la socializzazione tra i bambini che si troveranno a ‘lavorare’ insieme».

Area gioco Un altro settore del giardino sarà, invece, «destinato a ‘play ground’ con la disposizione di alcuni arredi, quali uno scivolo dotato di scaletta/fortino, una sabbiera, un’altalena», ha aggiunto Turilli. «L’area gioco sarà, quindi, organizzata in settori tra loro collegati e specificamente dedicati alla rieducazione di funzioni motorie, prassiche e di modulazione degli input sensoriali. Il giardino sarà, poi, un luogo di accoglienza e attesa nella bella stagione, un’area in cui sarà gradevole aspettare all’esterno, oltre che uno spazio aperto all’intera città stimolando processi di inclusione con il contesto territoriale».

I tempi Le associazioni hanno dato mandato alla EA Group Srl di Terni di sviluppare la parte tecnica connessa all’appalto, utilizzando risorse economiche – circa 40 mila euro – messe a disposizione dalla fondazione Carit. I lavori dovrebbero partire nel giro di 15 giorni e potrebbero essere completati entro la fine del 2015.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli