Terni, Valeria D’Acunzo si dimette dal consiglio comunale: «Lega, non ci siamo. Io sto con il sindaco e la giunta»

Lascia sbattendo la porta verso il partito – la Lega – in cui era confluita nei mesi scorsi

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Continuano – solo un assaggio di ciò che verrà? – le ‘scosse’ nella politica ternana, nel consiglio comunale, nella maggioranza e quindi nella Lega di Terni. L’assemblea comunale perde infatti Valeria D’Acunzo, che si è dimessa venerdì. Le motivazioni sono affidate ad una nota che fa emergere ancora una volta le tensioni fra il partito più rappresentato in consiglio – la Lega – e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, leghista, Leonardo Latini. Nella nota la D’Acunzo parla di «una decisione sicuramente sofferta ma che rispecchia il mio modo di interpretare la politica, trasparente e corretto al sostegno della città e a supporto della nostra amministrazione comunale. Sono amareggiata perché, purtroppo, in questi ultimi mesi si sono verificate più occasioni in cui è venuto meno il rapporto di fiducia nei confronti del partito locale (la Lega, ndR), come non ultimo ieri, esprimendo a nome di un intero gruppo tesi che non rispecchiano il mio pensiero. Per questo oggi, comunicandolo al sindaco e al presidente del consiglio, ho deciso di dimettermi. Avevo riposto tante speranze nella Lega di Terni – prosegue la D’Acunzo – ma ad oggi mi lasciano molto perplessa le modalità con cui si sostiene a giorni alterni il nostro sindaco e la nostra giunta, generando sgomento anche tra i nostri stessi elettori. Per questo ho deciso di terminare qui la mia esperienza elettiva e di iscritta alla Lega, di certo non finisce il mio sostegno a Leonardo Latini e alla giunta che sono certa saprà sempre più e al meglio rispondere ai bisogni di noi cittadini come ha fatto in questi anni». Al posto della D’Acunzo dovrebbe entrare in consiglio comunale il primo dei non eletti in Forza Italia – Valerio Mecarelli -, partito nel quale la consigliera dimissionaria si era presentata alle elezioni amministrative del (sempre più lontano) 2018.

Valeria D’Acunzo

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