Terni, variante Cospea: dubbi ‘bipartisan’, stop e sopralluogo

Il tema è stato trattato giovedì mattina in I° commissione: niente votazione per l’adozione. Mirino su sottopasso, lottizzazione e opere terminate rispetto alla convenzione originaria

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di S.F.

Dubbi sulla convenzione originaria – ‘patto’ tra le parti del 1° giugno 2006 – in termini di lavori effettuati. Ma non solo. Nel mirino anche la scadenza del 2019 e la reiterazione con atto obbligo: sono alcuni punti tirati in ballo per chiedere il rinvio con tanto di sopralluogo nella zona di Cospea 2, oggetto dell’adozione di una variante parziale al piano attuativo che coinvolge le ditte Immobiliare Petrollini & Co, Ital C.e.i.a. e Gp Ideoplast. Dell’argomento se ne è parlato giovedì mattina in I° commissione: alla fine niente votazione su input bipartisan di diversi consiglieri. Si tratta della più grande lottizzazione mai fatta nel territorio comunale di Terni.

Sottopasso Cospea 2, pronta la variante per la nuova viabilità

Il futuro sottopasso

Mirino sul sottopasso

L’assessore all’urbanistica Federico Cini e il funzionario tecnico Antonino Cuzzucolo, nel dare delucidazioni sulla variante, hanno puntato in particolar modo sull’eliminazione del passaggio a livello – «si apre circa trenta volte al giorno», ha sottolineato l’architetto – e l’importanza della realizzazione del nuovo sottopasso da 5 metri e mezzo d’altezza e 7 per la carreggiata. Con necessità di acquisizione bonaria di un’area privata o, in alternativa, con un atto d’esproprio. Ma i dubbi sono molti e riguardano l’intera lottizzazione. Alessandro Gentiletti (Senso Civico) ha ‘condotto’ la commissione di giornata in quanto manca ancora il nuovo presidente.

L’area interessa: Cospea alta

Perplessità bipartisan, rinvio

Francesco Maria Ferranti (FI), Patrizia Braghiroli (FdI), Francesco Filipponi (Pd), Michele Rossi (Terni Civica) e Valdimiro Orsini (Misto). Dubbi per tutti e molteplice richiesta di rinvio con sopralluogo: «Ma le opere di urbanizzazione rispetto alla convenzione originaria sono state completate? Perché vedendo la situazione attuale sembra che più di qualcosa manchi», è stato fatto notare con riferimento al quartiere di Cospea 2  in via Perillo. «Legittimo reiterare un atto già scaduto?», altra questione posta. L’esponente Dem ha puntualizzato che il contesto odierno «non rispetta i dettami della convenzione del 2006 in alcuni punti». Tutti d’accordo, anche Cini: «Capisco bene le difficoltà di comprendere tutti i meccanismi». Votazione all’unanimità e niente via libera in commissione.

Antonino Cuzzucoli

I chiarimenti

Cuzzucoli ha  chiarito nel merito che «le opere di urbanizzazione sono quasi tutte realizzate e il complesso è allacciato. L’unica cosa non completata è il verde pubblico, compresa tra i nuclei edilizi in fase di costruzione. La lottizzazione? 1/3 è da realizzare». Focus anche sugli altri aspetti: «L’atto obbligo fu una proposta della ditta Petrollini, ma per noi ha validità relativa. Ora si farà una convenzione ex novo. Il sottopassaggio era previsto nel piano originario, sì, ma nel lato meridionale verso Sant’Efebo. Le attrezzature sportive riguardano un’area concessa in diritto di superficie e non legata al resto». Prima si va a controllare. In consiglio se ne parlerà non prima di settembre.

Gentiletti ha condotto la commissione da palazzo Spada

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