di S.F.
‘Pressing’ per avere indietro le risorse anticipate – poco più di 44 mila euro – dal Comune per risolvere la questione sviluppatasi a maggio con la Ternana. Questo il tema principale del dibattito in consiglio lunedì mattina in merito al ‘potere sostitutivo’ attivato da palazzo Spada nei confronti della società per la nota vicenda del nuovo impianto di videosorveglianza allo stadio ‘Liberati’: alla fine c’è il via libera con 20 favorevoli, 2 contrari e 6 astenuti. Cinque gli assenti, sindaco Stefano Bandecchi compreso.
MAGGIO 2025, IL COMUNE ATTIVA IL ‘POTERE SOSTITUTIVO’ NEI CONFRONTI DELLA TERNANA

La vicenda l’abbiamo già raccontata nei giorni scorsi – commissione compresa – e oggi c’è stata la discussione in consiglio: «C’è stata inadempienza della Ternana nell’installazione delle misure richieste dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica», le parole dell’assessore Giovanni Maggi. «Il Comune ha ritenuto necessario sostituirsi alla Ternana ed evitare problemi di ordine pubblico, il comitato avrebbe imposto le porte chiuse nei playoff altrimenti. Gli importi saranno richiesti e rimborsati dalla società». Marco Cecconi (FdI) si è fatto avanti per chiedere delucidazioni sul perché la Ternana sia risultata inadempiente.
IL VERBALE DI SOMMA URGENZA FIRMATO E LE MOTIVAZIONI (.PDF)

A questo punto è intervenuto il vicesindaco Riccardo Corridore: «Ci sono stati tavoli ed interlocuzioni. La Ternana sosteneva che l’impianto analogico fosse perfettamente a norma, il questore invece che era da adeguare. Le motivazioni del ritardo della Ternana? Non le possiamo conoscere. Gli uffici competenti del Comune si sono già attivati con la società. Per loro l’impianto era a norma». Corridore, come ipotesi, ha tirato in ballo il fatto di una «ritrosia» rossoverde per via del progetto del nuovo stadio. In sostanza lavori sprecati e che sarebbero serviti solo nell’immediato per le poche gare rimaste da metà maggio in avanti. Il confronto si è poi ampliato.
GIUGNO 2025, IL CONFRONTO IN COMMISSIONE SULLA VICENDA

«Alcune opere andavano realizzate. Da ottobre in avanti – le parole di Francesco Maria Ferranti di FI – una serie di giustificazioni: difficile reperimento sul mercato, poi la non consegna. Argomenti vari. Nell’ultima seduta, il comitato aveva lasciato intendere lo svolgimento dei playoff a porte chiuse». Ciò ovviamente in caso di mancato intervento: «Il Comune ha agito con buon senso. Ora è importante che le somme vengano richieste nei tempi più celeri possibili. Ok assumersi la responsabilità di intervenire, ma non sarebbe corretto – ha concluso – che i costi ricadano sull’erario pubblico. Sarebbe opportuno avere certezze sul rimborso».
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Stesso filone per Elena Proietti Trotti (FdI): «La Ternana non può decidere cosa sia giusto o sbagliato sulla sicurezza, ha il dovere di mettere in campo tutto ciò che serve per far assistere ai tifosi tutte le partite. Stiamo andando verso un progetto da oltre 40 milioni per il nuovo stadio, se cominciamo così le premesse non sono buone. Mi auguro che il Comune vada a recuperare questi soldi pubblici, giustamente spesi. Siamo tutti tifosi, ma la società deve capire che si deve andare tutti insieme. Il loro dovere lo devono fare». C’è poi chi ha votato contro.
Si tratta di Orlando Masselli (Gruppo Misto): «Se uno si appresta a fare un investimento di 43 milioni, credo che si sia qualcosa che non torni», ha esordito parlando dei 44 mila euro dell’esborso previsto per la videosorveglianza. «Non è giusto che se ne sia preoccupato il Comune. Chi fa business su biglietti, stadio e opera pubblica con project financing è la società. L’amministrazione non avrebbe dovuto anticipare questi danari». Per l’ex assessore al bilancio non è da escludere un contenzioso. «Sono già state avviate le procedure per il ristoro delle risorse», ha poi aggiunto Cecconi ricordando le parole di Corridore. Leonardo Patalocco (PD) ha invece annunciato l’astensione del gruppo Dem: «Vicenda intricata. Non abbiamo contezza di quando verrà rimborsata la spesa». Infine Claudio Batini (AP): «Gruppo è favorevole, si parla di ordine e sicurezza pubblica. L’unico modo per risolvere era anticipare le risorse». Vedremo gli sviluppi.