Terni, vigili fuoco Cgil: attacco frontale

Il comitato degli iscritti si scaglia contro la segreteria regionale Fp Cgil: «Coordinatore imposto dall’alto. Iscritti ignorati»

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«Niente rafforza l’autorità come il silenzio»: il comitato dei vigili del fuoco di Terni iscritti alla Cgil cita Charles De Gaulle per sferrare un attacco diretto alla segreteria regionale della Cgil Funzione Pubblica, rea – secondo la base ternana – di aver imposto il nuovo coordinatore regionale dei vigili del fuoco Cgil, senza aver consultato in alcun modo gli iscritti.

«Silenzio assoluto» Le richieste di chiarimento, secondo i vigili del fuoco ternani della Cgil, sono state seguite «da un silenzio assoluto da parte della segreteria regionale Fp Cgil e da un atteggiamento di chiusura e rifiuto del confronto». Da qui il riferimento alla storica frase del generale De Gaulle, anche se per gli iscritti si tratta più probabilmente di «semplice mancanza di argomenti».

La rivendicazione Dopo la premessa quasi in punta di fioretto, il comitato ci va giù pesante: «Qualunque cosa facciano o dicano i lavoratori, non interessa alla segretaria Vanda Scarpelli, anche a costo di perdere iscritti e dignità politica, forse perché è più importante conservare il posto. Non vogliamo subire l’autorità – spiegano i vigili del fuoco di Terni iscritti alla Cgil -. Al contrario vogliamo rilanciare sulla questione democrazia interna e scegliere la nostra rappresentanza regionale».

L’affondo A quest’ultimo – ovvero il nuovo coordinatore regionale proveniente da Roma – si addebita un atteggiamento «troppo morbido con la Direzione regionale dei vigili del fuoco, forse proprio perché è stato scelto non dai lavoratori, ma dalla gerarchia sindacale. Coordinatore che – aggiungono i vigili del fuoco ternani iscritti alla Cgil – ad oggi non ha ancora chiarito le modalità della sua collocazione a Perugia, se sia avvenuta cioè con la normale mobilità che riguarda tutti i lavoratori per i quali lui trattava, o con altra riservata soltanto ai sindacalisti di professione, magari quelli che hanno perso il loro posto, quelli che si accordano con il datore di lavoro fuori dalle regole per scegliersi la loro collocazione alla fine del distacco sindacale».

La richiesta Per dirimere la questione, il comitato dei vigili del fuoco Cgil di Terni chiede un intervento diretto del segretario regionale del sindacato, Mario Bravi: «A lui chiediamo – scrivono – di ristabilire le regole della democrazia interna, con l’eliminazione di questo comportamento prepotente e autoritario della segretaria Vanda Scarpelli e con la rimozione del coordinatore regionale da lei imposto».

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