Terni: Vittorio Piacenti D’Ubaldi assolto in appello. Anche ‘Spada Bis’ non ha colpevoli

Lo ha deciso la Corte d’appello di Perugia. In primo grado era stato condannato ad un anno e sei mesi. Assolto anche Camporesi

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In primo grado – era il 17 luglio del 2020 – il tribunale di Terni lo aveva condannato ad un anno e sei mesi di reclusione per turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente. Poco meno di due anni dopo la Corte d’appello di Perugia lo ha assolto con la formula più ampia, ovvero perché il fatto non sussiste: parliamo di Vittorio Piacenti D’Ubaldi, assessore al bilancio del Comune di Terni quando la giunta era guidata da Leopoldo Di Girolamo. L’indagine è quella denominata ‘Spada Bis’, incentrata sull’affidamento di consulenze da parte di alcune società partecipate dal Comune di Terni e Piacenti D’Ubaldi era difeso dall’avvocato Attilio Biancifiori. Stessa sentenza – assoluzione con formula piena – anche per il co-imputato, il commercialista riminese Roberto Camporesi, ovvero colui che per l’accusa aveva ricevuto gli incarichi di consulenza. Difeso dall’avvocato Gian Paolo Colosimo, in primo grado era stato condannato ad un anno. Per entrambi è scattata anche la revoca delle statuizioni civili decise dal giudice di prima istanza, che prevedevano un risarcimento di 60 mila euro nei confronti del Comune di Terni. Il processo aveva già visto le assoluzioni,  in abbreviato e poi anche in appello, di Stefano Mustica e Vincenzo Montalbano Caracci – ex amministratori rispettivamente di FarmaciaTerni e di TerniReti, entrambi assistiti dall’avvocato Francesco Salvatore Donzelli – e nel giudizio ordinario, dell’ex dirigente comunale Maurizio Galli, difeso dall’avvocato Dino Parroni.

Le assoluzioni di ‘Spada’

Le assoluzioni di martedì fanno il paio con quelle dell’indagine ‘Spada’ che il 2 maggio del 2017 aveva portato agli arresti domiciliari l’ex sindaco Di Girolamo e l’ex assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari. Nell’ottobre del 2020 entrambi erano stati assolti con la formula più ampia dal tribunale di Terni, insieme agli ex assessori Roberto Fabrini, Daniela Tedeschi, Francesco Andreani, Renato Bartolini, Emilio Giacchetti, Simone Guerra, Francesca Malafoglia, Marco Malatesta, Libero Paci, Sandro Piermatti, Silvano Ricci, il compianto Giorgio Armillei, Cristhia Falchetti Ballerani, agli ex dirigenti comunali Renato Pierdonati e Luciano Sdogati, al funzionario comunale Federico Nannurelli ed a Carlo Andreucci della Coop Alis.

Le reazioni

Così i consiglieri comunali del Pd Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis in una nota: «Oggi si scrive un’altra bella pagina per tutti i cittadini ternani che credono nella giustizia e nella correttezza dell’azione amministrativa. L’assoluzione in appello per lo ‘Spada Bis’, perché il fatto non sussiste, per l’ex amministratore Vittorio Piacenti D’Ubaldi non è una vittoria del centrosinistra ma è una bella notizia per chi crede che il confronto politico vada combattuto solo con gli strumenti della politica. Viene finalmente restituito l’onore ad un uomo per bene che in questi anni ha subìto accuse prive di riscontro, che soprattutto ha subìto la pena accessoria del discredito personale, dei facili giudizi e sentenze di chi ha lavorato per imbarbarire i rapporti personali. Il gruppo consiliare del Pd – affermano Filipponi e De Angelis – ha sempre rivendicato la necessità di aprire una nuova stagione politica e amministrativa ed ha sempre creduto nella correttezza degli ex amministratori. Il pensiero del gruppo del Pd va a Vittorio per le sofferenze individuali e familiari di questi anni. Oggi per Vittorio ma anche per noi e come detto per i cittadini ternani, è una bella giornata perché viene scritta una ulteriore pagina destinata a rimanere nella storia di questa città. La caccia all’avversario non sembra aver fatto bene a Terni. Il Partito Democratico – concludono – rilancia il proprio impegno, essendo ancora più forte e con un nuovo slancio per le sfide del futuro». Per il deputato umbro del Pd, Walter Verini, «l’assoluzione in appello dell’ex-assessore al bilancio del Comune di Terni, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, per la vicenda denominata ‘Spada 2’ è una notizia positiva e importante. Lo è perché ribadisce la correttezza dell’operato dell’amministratore e dell’amministrazione guidata allora dal sindaco Di Girolamo. E perché – afferma Verinni – viene qualche tempo dopo la conferma della piena correttezza dello stesso Di Girolamo e degli altri amministratori e dirigenti comunali dell’epoca, scagionati in giudizio perché, in relazione all’inchiesta ‘Spada’, i fatti addebitati non sussistevano. Già all’epoca manifestammo la convinzione che la serietà e la trasparenza di Leo Di Girolamo e dei suoi collaboratori avrebbero confermato l’inconsistenza di accuse di un’inchiesta fin troppo spettacolarizzata e strumentalizzata da alcune forze politiche di opposizione. Ora questo viene confermato anche in sede giudiziaria. Rimangono certo l’amarezza di quei momenti – conclude il deputato Democratico – e le conseguenti ferite politiche e umane. Ma la comunità ternana ha avuto la conferma della correttezza e dell’agire per l’interesse pubblico da parte di quelle amministrazioni». I segretario comunale e provinciale del Pd di Terni, Pierluigi Spinelli e Fabrizio Bellini, insieme al consigliere regionale Fabio Paparelli esprimono «grande soddisfazione per l’esito della sentenza definitiva sull’operato di Vittorio Piacenti D’Ubaldi. ‘Il fatto non sussiste’ è l’ennesima conferma che gli amministratori di centrosinistra hanno agito nel pieno della correttezza. Questo non cancella, come abbiamo avuto più volte modo di ribadire negli ultimi tempi, l’impatto che la vicenda giudiziaria ha avuto sia sulla vita personale, che su quella politica della città di Terni, ma ne usciamo a testa alta, per proseguire con rinnovato impegno a lavorare per questa comunità».


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