Terremoto a Norcia, Andrea riparte da Terni

La voglia di riscatto di un imprenditore che a causa del sisma ha perso la casa e le sue attività

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di Francesca Torricelli

«Ho visto la morte davanti agli occhi». La paura, lo sconforto, la rabbia sono vivi dentro coloro che, a seguito delle ripetute scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia negli ultimi mesi, non hanno più niente. Né una casa né un lavoro. Ma la voglia di ritornare, per quanto possibile, alla normalità è forte, forse più forte di tutto. Come nel caso del signor Andrea, che ha voluto raccontare ad umbriaOn la sua storia.

L’INTERVISTA AD ANDREA – IL VIDEO

Andrea Angeletti

Tutto distrutto «Sono residente a Norcia – racconta Andrea – e fino allo scorso 24 agosto, quando il terremoto è tornato a far ‘visita’ al centro Italia, avevo tre scuole guida: una ad Amatrice, una a Norcia e una a Cascia. Ora sono tutte terremotate. Quella ad Amatrice e quella a Norcia sono distrutte, solamente quella a Cascia è agibile». Dopo le terribili scosse di terremoto del 24 agosto e del 30 ottobre «c’è stata una forte diminuzione della popolazione, perché la gente si è trasferita tutta fuori e il lavoro è diminuito tantissimo. La scuola guida di Amatrice è chiusa perché praticamente rasa al suolo e a Norcia, al momento, lavoriamo in un prefabbricato perché lo stabile non è agibile. A Cascia fortunatamente è tutto funzionante, ma praticamente lavoriamo al 30% di quello che poteva essere 7 o 8 mesi fa».

Il terremoto Ma il terremoto ad Andrea non ha solamente distrutto delle scuole guida, «mi ha anche tolto la casa. Non ho più niente, è distrutta, completamente da rifare. Al momento con mia moglie viviamo a casa di mia figlia, poco distante dalla nostra, che non ha subito alcun danno». Durante la scossa del 24 agosto Andrea è «rimasto chiuso dentro casa, perché i muri si sono spostati contrastando le porte e di conseguenza non potevo uscire. Sono riuscito a buttare giù una porta, scavalcare un cancello, ma quando sono uscito ormai il terremoto era finito e della mia casa rimaneva solo un cumulo di macerie. Ho visto la morte davanti agli occhi».

Un nuovo inizio Vista la situazione Andrea è stato costretto a guardarsi intorno e provare a spostarsi da Norcia per tornare a lavorare e, «dopo aver fatto uno studio di settore, ho capito che l’unica possibilità che avevo per poter aprire una nuova autoscuola era farlo qui a Terni». Dopo l’inaugurazione di sabato, Andrea con sua moglie e sua figlia che lo aiutano nella gestione, lunedì è partito in questa nuova avventura: «Bé, come primo giorno posso dire che è andata abbastanza bene, con un paio di iscrizioni e due rinnovi di patenti». Per il momento da Norcia, Andrea e la sua famiglia, faranno ogni giorno avanti e indietro, «finché il lavoro non inizierà a decollare, speriamo, poi vederemo di trovare una soluzione».

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