Terremoto, a Norcia arrivano 52 nuove Sae

Domenica 12 la consegna a San Pellegrino e viale Montedoro: il totale sale così a 635 su 758 in programma. Lunedì 13, invece, riparte il servizio mensa a scuola

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Prosegue nel comune Norcia la consegna delle Soluzioni abitative di emergenza (Sae). Domenica 12 novembre, infatti, altre 52 famiglie potranno avere le chiavi delle ‘casette’. Alle 10.30 saranno consegnate 16 Sae nella frazione di San Pellegrino; alle 11.45 sarà la volta di viale Montedoro, a Norcia capoluogo, dove a poter usufruire delle ‘casette’ saranno 36 famiglie.

La mensa scolastica Inoltre, da lunedì 13 novembre sarà riattivato il servizio mensa per gli studenti della scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado di Norcia. «È un altro passo avanti nel difficile percorso che porta alla normalità per la nostra comunità», sottolinea l’assessore ai servizi sociali del Comune di Norcia, Giuseppina Perla. «Siamo riusciti a far ripartire un servizio che supporta la scuola nell’offerta formativa dei nostri ragazzi. Ci stiamo mettendo alle spalle l’anno più difficile della nostra vita e far ripartire il servizio mensa scolastico significa dare una spinta alla ripartenza della nostra città, offrendo attenzione e aiuto alle famiglie nella gestione di questi giorni difficili».

IL TERREMOTO

I bambini Gli uffici del Comune si sono prodigati per adeguare la struttura della Rubner Haus, ad una diversa gestione della mensa in collaborazione con la cooperativa ‘L’Isola’. L’amministrazione comunale in questo anno ha rivolto particolare attenzione nei confronti dei bambini, ad esempio promuovendo vacanze estive e campus formativi, come la summer school di formazione cooperativa di ‘Coop campus young’ che si è svolto in Trentino nel mese di luglio e la colonia ‘Ragazzi e cinema’ a Igea Marina. Numerosa è stata poi la partecipazione ai laboratori artistici e didattici, come quelli della Fondazione Lene Thun, che si sono svolti al centro estivo comunale ‘Il Monello’. «Le scuole, insieme al lavoro, sono stati i pilasti da cui far ripartire la nostra comunità, i bambini e i ragazzi ci hanno dato un grande esempio di attaccamento alla nostra terra, anche loro saranno il motore per la ricostruzione della nostra città».

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