Le perquisizioni, scattate all’alba di mercoledì su ordine della procura della Repubblica di Pescara, interessano aziende e soggetti privati di Bussi, Pescara, Assisi e Perugia.
Le indagini Gli uomi della Forestale stanno svolgendo indagini per ipotesi di violazione, in venti Comuni, alle norme che regolano la ricostruzione post terremoto, che sconvolse L’Aquila e l’Abruzzo nel 2009. L’attività investigativa ha fatto emergere una rete di conoscenze e connivenze tra vertici dell’Ufficio tecnico ricostruzione di Bussi sul Tirino, alcuni imprenditori impegnati nella ricostruzione, presidenti dei consorzi di proprietari ed altri soggetti interessati a beneficiare dei fondi per la ricostruzione privata degli edifici danneggiati dal sisma.
Le connivenze L’ipotesi investigativa è che, grazie ad ipotesi di connivenze con ditte ‘amiche’, venivano pagati stati di avanzamento dei lavori, per centinaia di migliaia di euro, senza che queste ultime fossero in regola con il Durc, altri documenti di tipo amministrativo, oppure alcune tempistiche previste dalla normativa della ricostruzione.
Nel corso delle indagini si è riscontrato ad esempio che i Durc a volte non venivano presentati, oppure erano scaduti o irregolari, ovvero relativi a lavori diversi o erano falsificati.
La figlia Tra i particolari degli atti dell’inchiesta emergerebbe l’assunzione della figlia del responsabile Utr in una delle aziende agevolate nei pagamenti.