Terremoto in Umbria: neve fino a 1.300 metri

Da lunedì brusco calo delle temperature nelle zone terremotate dove sono oltre 5 mila le persone assistite dai volontari

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Piogge forti nella serata di domenica sulle zone terremotate. Da metà giornata l’avanzata del fronte perturbato trasporta piogge o rovesci temporaleschi anche in Umbria che proseguiranno poi in serata, mentre avanzeranno schiarite nella notte. Da lunedì brusco calo delle temperature, mentre una circolazione ciclonica in quota favorirà la persistenza di instabilità con il transito di un paio di passaggi piovosi; il primo martedì interesserà sopratutto l’Umbria con nevicate a 1.300 metri, interessando le zone terremotate.

Spazzate via le tende Nella notte fra sabato e domenica, oltre alla pioggia, il vento forte nel fondovalle tra Cascia e Norcia (Perugia) ha spazzato via le tende allestite per la mensa degli sfollati nel paese di Cascia. I volontari delle Misericordie sono stati costretti a un lavoro supplementare di rimontaggio delle strutture. In questa mensa vengono distribuiti 1.500 pasti al giorno che vanno alle persone rimaste fuori casa per l’inagibilità degli edifici danneggiati dal sisma.

Le persone assistite Sono oltre 30 mila le persone assistite dal servizio nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. In Umbria sono oltre 5 mila gli assistiti: circa 3600 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, più di 100 in tenda, circa 350 in strutture ricettive sul territorio e più di mille negli alberghi individuati nella stessa Regione, sul lago Trasimeno. È bene ricordare che i dati sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento.

terremoto-frascaro1-s-maria-della-cona-xvi-secoloNel dettaglio In particolare, sono oltre 21.500 le persone assistite nell’ambito del proprio comune: di queste, più di 19.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 2 mila trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.850 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno, mentre circa 160 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.

Tra gli edifici danneggiati in seguito ai terremoti del 26 e del 30 ottobre ci sono anche quelli pubblici e strategici. Tra questi le sedi di alcuni Comuni. Per assicurare i servizi comunali ai cittadini interessati dai devastanti terremoti che da agosto hanno colpito il centro Italia le Regioni hanno fatto richiesta alla Dicomac di moduli abitativi ad uso ufficio. Queste strutture possono ospitare gli uffici comunali per garantire l’operatività dell’amministrazione. Il dipartimento della Protezione Civile ha già inviato sui territori 14 moduli (che misurano 12X3 metri), di cui dieci nelle Marche, due nel Lazio e due in Umbria, destinati a Norcia, dove sono ospitati la sede comunale e il Centro operativo comunale del centro umbro. Ulteriori moduli saranno destinati ai comuni umbri di Norcia, Preci, Monteleone di Spoleto e Foligno.

terremotoOltre mille volontari dedicati all’attività di assistenza e di supporto alla popolazione. Sono 27 le organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile impegnate, a fianco delle organizzazioni locali, in attività di assistenza e supporto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. II lavoro svolto quotidianamente dai volontari è distribuito in modo capillare sui territori di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, e risponde alle esigenze di dislocazione delle risorse nelle zone interessate, all’organizzazione dei materiali e dei mezzi a disposizione, al coordinamento a livello nazionale, regionale con altri enti e Istituzioni, per fini operativi. In seguito al terremoto del 30 ottobre scorso, lo scambio reciproco e la collaborazione è favorito anche da gemellaggi promossi tra le organizzazioni nazionali di Protezione Civile e i Comuni delle quattro Regioni, a cui si aggiungono anche le frazioni delle singole amministrazioni municipali.

Le operazioni svolte sul campo sono inclusive del sostegno tecnico e amministrativo garantito da operatori appartenenti ad associazioni specialistiche e attivi nei vari Centri di coordinamento come i COC, i COR e la Di.Coma.C. L’assistenza socio-sanitaria è un altro degli ambiti in cui il volontariato svolge un ruolo fondamentale, in questo caso a sussidio dei Servizi sanitari delle 4 Regioni colpite dal terremoto. L’obiettivo è quello di fornire ai Servizi sanitari regionali rinforzi di personale e attrezzature specializzate come il PASS-Posto di assistenza socio sanitaria dalla Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, e i moduli campali di radiologia gestiti dall’associazione nazionale Alpini.

Le professionalità Inoltre, le organizzazioni di volontariato sono anche il canale di contatto diretto con professionalità qualificate quali infermieri del Coordinamento infermieri volontari emergenza sanitaria, medici di famiglia dell’Associazione nazionale medici di famiglia volontari per le emergenze, psicologi delle Organizzazioni psicologi per i popoli e del corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta, farmacisti dell’associazione nazionale farmacisti, assistenti sociali.

 

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