Terremoto, le casette alla ‘prova Gentiloni’

Durante la visita nelle zone terremotate il premier ha visitato le ‘soluzioni abitative di emergenza’ in fase di montaggio. Videomessaggio di Curcio (Protezione civile)

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La visita del presidente del consiglio Paolo Gentiloni nelle zone colpite dal terremoto, alla vigilia di Natale, ha permesso al premier – come già avvenuto per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – di ‘toccare con mano’ le Sae – le casette in costruzione da parte del gruppo di imprese ternane ed umbre per conto del Consorzio nazionale servizi (il Cns) – che entro breve tempo saranno messe a disposizione.

COME SONO LE CASETTE – LE FOTO

Fabrizio Curcio e Paolo Gentiloni

Fabrizio Curcio e Paolo Gentiloni

Curcio Il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, in un video, descrive l’impegno del servizio nazionale per realizzare le ‘Soluzioni abitative in emergenza’ e manda un messaggio di auguri per le festività natalizie: «Oggi è la vigilia di Natale, un giorno importante per tutti, ma ancora più importante per quelle persone che sono passate attraverso i disastri e i dolori dei terremoti che hanno colpito le nostre zone. Ad oggi le casette da consegnare sono poco meno di mille, ma questo numero si incrementerà perché dovremo tener conto delle persone che hanno avuto la casa fortemente danneggiata dopo il terremoto del 30 ottobre».

IL MESSAGGIO DI FABRIZIO CURCIO – IL VIDEO 

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Sergio Zaccarelli (Cns) con il premier

Il lavoro «Noi assicuriamo – dice Curcio nel video – che continueremo a metterci la stessa passione e la stessa attenzione per tutte le attività che stiamo portando avanti nell’area del sisma. Questo è un Natale particolare, soprattutto per le persone che hanno perso la propria abitazione, i propri affetti e i propri cari. Però questo è anche un modo per iniziare e per dire che il futuro c’è se tutti insieme puntiamo a ricostruire una normalità che tutti noi auspichiamo».

Il premier Paolo Gentiloni, a Norcia, ha detto che «ci vorrà un grande sforzo e un impegno di molti mesi, ma il fatto che sia stato riaperto il corso è un segno forte di volontà di riprendere, ricostruire e mettere al sicuro», mentre la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha spiegato che «noi continuiamo il lavoro di assistenza con l’apertura dei container e con l’arrivo delle casette a gennaio. Le ordinanze emesse dal Commissario ci permettono di entrare nella fase vera e propria della ricostruzione, con la riapertura delle scuole e delle imprese». Ma la parola d’ordine è consentire alla popolazione di rimanere sul territorio, per far ripartire Norcia e tutta la Valnerina: «La scelta di non aver zone rosse permanenti e di riaprire una piccola porzione di centro storico va nella direzione di ricostruire rapidamente, perché restare è la condizione per ripartire».

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