ThyssenKrupp Ast: «Azienda si confronti»

Mentre a settembre l’area a caldo si fermerà per due settimane, i sindacati parlano di «alcuni ritardi» e chiedono «procedure e modalità condivise»

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Vanno di eufemismi, i sindacati ternani del metalmeccanici. A settembre, alla ThyssenKrupp Ast, la produzione di acciaio dovrebbe fermarsi a 80 mila tonnellate (comprese le 1.800 di fucinati), tanto che ‘Forno 4-Aod3-Bramme7’ si fermeranno per due settimane. Ma loro, Fin-Fiom-Uilm-Ugl-Fismic, dicono che «la ripresa delle attività produttive di Ast, avvenuta nei primi giorni di settembre, oltre a registrare alcuni ritardi dovuti a code di lavorazione manutentive, evidenzia un piano produttivo non in grado di saturare le capacità impiantistiche dello stabilimento. Come detto ripetutamente ed in più occasioni, gli aspetti commerciali ancora presentano, dal nostro punto di vista, criticità strategiche ed organizzative che non consentono di ottimizzare le capacità di Ast Terni ed il suo potenziale produttivo e di mercato».

I risultati In questi giorni, dicono poi i sindacati «abbiamo appreso da notizie stampa, l’annuncio di risultati positivi sia economici che di ‘performance’ che si concretizzeranno, il prossimo 30 settembre, con la chiusura dell’esercizio in corso. Risultati che come organizzazioni sindacali abbiamo sempre apprezzato e valutato positivamente. Se oggi sul versante generale si stanno raggiungendo questi risultati è merito di quanto sottoscritto, ma soprattutto è merito delle maestranze che sono rimaste nel ciclo lavorativo e che hanno, in questi anni, con dedizione, professionalità, competenza, sacrifici organizzativi ed economici, fornito un contributo straordinario e concreto all’azienda».

I soldi Se è vero, prosegue la nota sindacale, «quanto sopra detto, se si concretizzeranno le cose annunciate, pensiamo allora che non siano più rinviabili discussioni specifiche sulle criticità presenti e sul ‘Premio di risultato’, in quanto sarebbe incomprensibile una indisponibilità aziendale a redistribuire parte degli utili».

I temi Poi i sindacati annunciano che «Ambiente-Salute-Sicurezza, Problematiche Sociali, Formazione, Organizzazione del Lavoro, Appalti, Aspetti Commerciali, Professionalità, riconoscimenti economici, sono tematiche che devono essere discusse, che necessitano di essere affrontate e risolte per non buttare in malora quanto fatto fino ad oggi. Auspichiamo che Ast Terni esca dagli slogan e in modo serio definisca procedure e modalità condivise con le organizzazioni sindacali per affrontare i temi suddetti e rendere concreti i buoni propositi che da tempo annuncia». 

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