Tk-Ast, ‘Collina verde’: «Progetto assurdo»

Liberati (M5S) critica l’ipotesi di un parco sopra la discarica di Valle-Pentima: «Si scelga la strada di ambientalizzare le produzioni»

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di Andrea Liberati
Capogruppo M5S consiglio regionale Umbria

andrea liberati

Andrea Liberati

Non disperdere i denari è l’imperativo del buon padre di famiglia. Quando, poi, si tratta di risorse pubbliche, è necessario attentamente riflettere anche sul singolo centesimo. Invece, su Terni, dopo il riconoscimento dell’Area di crisi complessa, si prospetta l’ennesima assurdità sovvenzionata con (residui) soldi nostri: si tratta del famigerato ‘Progetto collina verde’, quello con cui Thyssen Krupp e i suoi corifei favoleggiano di improbabili passeggiate dei cittadini sopra la propria discarica di scorie di vocabolo Pentima-Valle, respirando ad altezza ciminiere.

Si persegue tuttora un metodo discutibile – al limite dell’oscenità – quello di stendere un tappetino verde su rifiuti che stanno tuttora disperdendo pericolosi inquinanti nelle falde acquifere, con rischi sanitari accertati e un ampio fronte giudiziario aperto. Ecco perché il parco sopra la discarica di scorie rappresenta un’offesa non soltanto alla città ma all’intelligenza industriale, visto che Thyssen Krupp, proprio grazie al suo immondezzaio, può reperire fonti di finanziamento immense e insperate.

Ebbene, un 10% circa delle scorie totali (tra le 300 mila e le 400 mila tonnellate annue) prodotte da Tk-Ast, è costituito proprio di acciaio. Acciaio che non viene recuperato, ma, da sempre, viene seppellito in discarica. Si pensi che, solo negli ultimi 40 anni, ipoteticamente con una produzione totale di 40 milioni di tonnellate circa, sarebbero state interrate scorie con dentro qualcosa come 1 milione e 200 mila tonnellate di acciaio. Quanto varrebbero sul mercato? Secondo i calcoli di alcuni esperti, si parla di qualche miliardo di euro.

Thyssen Krupp, con l’amministratore delegato Ast Morselli, annunciò un piano di investimenti di 200 milioni in quattro anni.
Grazie alla miniera di vocabolo Pentima-Valle, troverebbe ben altre risorse non solo per ambientalizzare le produzioni, metterle in sicurezza e ridurre l’uso di materie prime naturali; somme utili non solo per creare un binomio vincente tra lavoro e salute, ma anche per restituire realmente futuro all’azienda: tra gli esiti virtuosi dell’economia circolare, c’è proprio un’occupazione crescente e più qualificata. Altro che ‘Progetto collina verde’ e simili amenità.

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