Tk-Ast, dalla Provincia ‘diffida’ per le scorie

Vuole sapere tutto, entro 60 giorni, sul progetto di recupero: ‘Via’ a rischio

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di Marco Torricelli

Il termine è perentorio. Sessanta giorni. E siccome gli è arrivata – via Pec – già da qualche giorno, il tempo a diposizione è pure di meno. L’Ast, inutile girarci intorno, è stata messa ‘sotto diffida’ dalla Provincia di Terni. Per le scorie di lavorazione che attualmente finiscono nella discarica di Valle.

La discarica

La discarica

La diffida Entro quel termine di sessanta giorni l’azienda deve recapitare alla stessa Provincia, all’Arpa e a tutte le autorità competenti, una relazione tecnica sulla sperimentazione, in corso, relativa al processo di recupero delle scorie; alle previsioni di entrata a regime del sistema; ai relativi fattori tecnici; alle effettive possibilità di recupero delle scorie; alle caratteristiche fisico-chimiche dei materiali; all’eventale residuo da inviare allo smaltimento; ai possibili elementi di criticità ambientale che da questo potrebbero derivare e, addirittura, delle possibili ricadute di carattere economico che la procedura di recupero delle scorie potrebbero derivare. Insomma: un ultimatum in piena regola.

L’Aia Anche perché l’iniziativa della Povincia – in caso di mancata risposta da parte di Ast potrebbere portare ad una revisione delle autorizzazioni, sulla base della valutazione di impatto ambientale (Via), concesse proprio all’azienda di viale Brin – arriva subito dopo una riunione che si è svolta al ministero dell’ambiente, ma dopo un paio eventi che, messi in fila, autorizzano a non essere considerati casuali.

Il convegno della Cgil

Il convegno della Cgil

Il convegno Il primo è che della sperimentazione in corso si era parlato – ed era stata anche l’occassione per una presentazione, per così dire pubblica della cosa – più o meno un mesetto fa, al convegno ‘Terni: tra sviluppo e opportunità o declino e crisi’, organizzato dalla Cgil ed al quale era stato invitato Massimo Piacenti, presidente della Recupero Materiali Terni, la società che sta portando avanti proprio quella sperimentazione: «Rmt – aveva spiegato Massimo Piacenti – è un’azienda nella quale sono impegnati tutti imprenditori e aziende locali (oltre alla Allfoods, che intende così diversificare il proprio portafoglio, ci sono la Cosp Tecno Service, la Csc di Sabatini e Crisanti, Marco Papa della Ecoter, Andrea Sbarzella e altri; ndr) e noi siamo pronti a passare dala fase di test a quella operativa, ma l’azienda deve prendere una decisione».

MASSIMO PIACENTI PARLA DEL PROGETTO – L’INTERVISTA

L’investimento Ma Piacenti era andato anche oltre: «Rmt è disponibile per un investimento che valutiamo essere di circa 8 milioni di euro ed è già stata individuata l’area nella quale l’impianto potrebbe essere localizzato (sulla Marattana, dove sta per essere inaugurato un altro impianto messo a punto dalla stessa Rmt, per il recupero dei materiali da asfaltamento stradale e trasformati per essere anch’essi utilizzati in edilizia; ndr); ma la Tk-Ast ci deve far sapere se intende dar seguito agli accordi».

Lucia Morselli e Tullio Camiglieri in Regione

Lucia Morselli e Tullio Camiglieri in Regione

Il vertice Il secondo evento è stato la visita che l’ad di Ast, Lucia Morselli, ha fatto nei giorni alla presidente della Regione, Catiuscia Marini: in quell’incontro si sarebbe infatti parlato anche delle problematiche ambientali e proprio del progetto finalizzato al recupero delle scorie. In quella occasione, però, Morselli avrebbe detto chiaramente a Marini che Ast è assolutamente decisa a portare avanti il progetto di recupero, ma che vuole scegliere tra tutte le soluzioni che le si dovessero presentare.

Mani libere L’impressione, insomma, è che sul ‘progetto scorie’ potrebbe essersi scatenata l’ennesima guerra sotterranea: con Lucia Morselli che non avrebbe gradito  – ricevere conferme o smentite, da casa Ast, è al riguardo ovviamente inimmaginabile – quella che le deve essere parsa una specie di scelta imposta, mentre la sua strategia vorrebbe essere quella delle ‘mani libere’ e delle scelte che non siano in nessun modo condizionabili.

 

 

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