Trafomec: quinto giorno di presidio

I sindacati: «L’azienda non può tirarsi fuori». Nuovo appello alla Regione

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di M.T.

Quinto giorno consecutivo di presidio davanti ai cancelli della Trafomec di Tavernelle da parte degli ex lavoratori che protestano per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti. Anche sabato circa 30 operai, attualmente in mobilità con assegni inferiori agli 800 euro mensili, stanno presidiando i cancelli.

Gli arretrati «Continuano a farlo – spiegano i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Ugl metalmeccanici che li affiancano nella mobilitazione – perché chiedono di avere tutte le spettanze previste dall’accordo, che diventano ogni giorno più vitali per la sopravvivenza delle loro famiglie».

L’azienda Intanto, con un comunicato, Trafomec Europe ha preso le distanze dalla vicenda, tirandosi fuori e rimettendo tutte le responsabilità alla vecchia proprietà: «Un atteggiamento inspiegabile ed irresponsabile – commentano le organizzazioni sindacali – che finge di non tenere conto degli accordi pregressi, dei tavoli regionali, dei numerosi incontri e delle dichiarazioni rilasciate in ogni dove sulla volontà di farsi carico di quanto legittimamente rivendicato dagli ex dipendenti».

Le istituzioni Ancora una volta, concludono i sindacati, «richiamiamo l’attenzione delle istituzioni, Regione in primis, su questa vicenda ormai drammatica, che non riguarda soltanto i 60 ex dipendenti e le loro famiglie, ma un intero territorio, il cui destino è legato a doppio filo al futuro della Trafomec e dunque al rispetto degli accordi presi».

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