di Gianluca Giorgi
Segretario regionale della Fit Cisl
Il fatto di cronaca di pochi giorni fa in cui un capo treno nel suo normale esercizio di controlleria è stato assalito con un machete a Milano, ha portato alla luce un fenomeno tristemente diffuso su tutto il territorio nazionale.
Anche nella nostra regione, purtroppo, tale fenomeno incide pesantemente sulla sicurezza dei dipendenti Trenitalia della divisione passeggeri Umbria. Sempre più spesso i nostri colleghi sono oggetto di violenze verbali e fisiche che solo grazie alla fortuna non sono mai degenerati in gravissimi episodi come quello di Milano. Spesso la nostra organizzazione ha denunciato tale situazione che vede nell’ultimo anno ben il 20% del personale di bordo coinvolto in aggressioni fisiche senza contare quelle verbali.
Ad alimentare il fenomeno delle aggressioni al personale di bordo, è il libero accesso alle stazioni e la possibilità, di chiunque voglia, di salire in treno sprovvisto di biglietto. In tali condizioni spesso le aggressioni colpiscono anche i nostri colleghi che presidiano le stazioni, ricordiamo, infatti, il recente ferimento di un capo stazione a Ponte San Giovanni colpito da una bottiglia rotta da un balordo durante la notte.
Come Fit Cisl, stanchi dei soliti proclami delle istituzioni, non vogliamo fermarci alla semplice denuncia ma vogliamo proporre interventi precisi:
• Un aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine sia a bordo treno che nell’aree ferroviarie.
• L’azienda FS deve istituire un presidio di protezione aziendale. Ricordiamo che l’Umbria è l’unica regione ad esserne sprovvista.
• L’azienda FS deve istituire delle squadre volanti dedite all’antievasione che possano supportare il lavoro di controlleria del personale di bordo sopratutto nei treni ad alta criticità.
• Riassegnare concretamente al personale di bordo (in particolare al capo treno) lo status di pubblico ufficiale a garanzia del suo esercizio.
Come già annunciato dal nostro segretario nazionale, Giovanni Luciano, anche noi ci adopereremo alla sospensione delle attività di controllo biglietti a bordo treno nel caso in cui non verrano presto presi provvedimenti sia da parte aziendale che Istituzionale.
Da ultimo vogliamo porgere tutta la nostra solidarietà a tutti i colleghi coinvolti in atti di aggressione durante l’espletamento del proprio dovere e, per quanto riguarda i nostri colleghi umbri, ci rendiamo disponibili a fornire ogni tipo di supporto (compreso quello legale) nella malaugurata ipotesi diventino vittime di aggressioni di qualsiasi natura.