di M.Lilla
«L’Umbria non è più isolata», a pronunciare queste parole è stato l’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, durante l’audizione presso la III commissione urbanistica del Comune di Perugia per rispondere ai dubbi sollevati da alcuni consiglieri rispetto ai problemi di mobilità che interessano non solo il capoluogo.
Piano regionale Importante capire come il piano regionale dei trasporti 2014-2024 possa interessare i singoli comuni, da Perugia a Terni, senza perdere di vista quello che il piano di ammodernamento dell’intera rete stradale regionale e, specialmente, delle arterie di collagamento con le altre regioni. Per l’assessore tutto sta procedendo secondo quanto stabilito in regione, dalle strade al sistema ferroviario, dai trasporti locali all’aeroporto internazionale: molti i piani ancora in corso e molti i progetti che finiranno a breve.
Arterie fondamentali Centrale, all’interno della programmazione regionale, è proprio la volontà di rendere l’Umbria una zona di passaggio e non più una landa isolata con il traffico che le passa di fianco. L’assessore Chianella ha infatti chiarito come la nostra regione si sta collegando con il resto d’Italia attraverso le direttrici Foligno-Civitanova Marche e Perugia-Ancona, strade che presto dovrebbero trovare conclusione. Verso sud invece l’assessore assicura che le direttrici Terni-Rieti e Terni-Civitavecchia sono in avanzata fase di realizzazione. Restano aperti ancora altri cantieri che interessano l’Umbria come l’apertura della Grosseto-Fano, la strada che collega i due mari e taglia l’Umbria: presto sarà oggetto di incontro tra le regioni interessate e il Ministero.
Autostrada E45 Questione che interessa molto i cittadini umbri è sicuramente quello che si sta pensando di fare intorno alla E45. Se per il consigliere Perari «la situazione regionale è in uno stato di generale disastro, ma non mi sembra di aver sentito oggi soluzioni a nodi particolari, come quello della 45, che versa in questo stato da anni, ora siamo al limite». La realtà raccontanta dai dirigenti di palazzo Cesaroni è quella di una strada che si vorrebbe trasformare in autostrada ma che poi in concreto non è realizzabile. Per bocca del ministero, perché non sufficientemente trafficata per essere definita tale.
Aerei e Treni Ma non è solo una questione di trasporto su gomma. anzi. Le più grandi risorse della politica regionale sembrano convogliare verso progetti di trasporto più evoluti, dal’incremento del traffico aereo dell’aeroporto San Francesco, all’idea di ‘acciuffare’ l’Alta Velocità su rotaie. «L’aeroporto con l’aumento di traffico e passeggeri, più di 300 mila solo quest’anno, sta evidenziando tutto il buon lavoro che è stato fatto finora – sottolinea l’assessore – in aggiunta a dei conti che per il 2016 dovrebbero andare in attivo». Altro fondamentale punto della questione trasporti regionale resta l’Alta velocità su rotatie:« La regione deve necessariamente intercettare l’Alta Velocità, per questioni sia economiche che relazionali, per cui la mobilità veloce oggi è fondamentale». L’assessore ha ricordato quindi i vari passaggi che stanno portando, sulla base di considerazione tecniche, ad individuare come possibile migliore soluzione per la linea AV tra Roma e Firenze. Molti i progetti da una nuova stazione a Rigutino, vicino Arezzo o una vicino a Creti, con la differenza che mentre quest’ultima intercetterebbe solo la gomma, la prima intercetterebbe anche la modalità su ferro, visto che coniugherebbe l’AV con la linea lenta esistente, con costi che sono considerati accessibili.
Innovazione per Perugia? Se l’assessore ha voluto spiegare come il territorio umbro si sta evolvendo attraverso la modernizzazione del proprio sistema di strade, per Perugia oltre ai lavori sul raccordo la situazione resta ferma, con il trasporto pubblico locale destinato a restare tale anche per mancanza di un aumento dei finanziamenti. Per trovare un alternativa infatti il Movimento 5 Stelle attraverso il consigliere Rosetti aveva proposto un Odg che ristabilisse il progetto di metropolitana di superficie che Perugia aveva pensato prima del Minimetro: progetto che collegherebbe, attraverso la rete ferrovia di Fcu, molte delle zone periferiche che ad oggi non sono raggiunte da mezzi pubblici. L’Odg è stato bocciato e da qui, come previsto dal piano regionale, non ci saranno novità progettuali intorno al trasporto pubblico locale della città di Perugia.