Trasporti, sindacati: polemiche roventi

Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal accusano la Ugl: «Il suo disaccordo è sulla suddivisione del ‘monte ore’ di permessi sindacali»

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Quattro segreterie regionali dei sindacati dei trasporti – Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal – alzano un muro contro la Ugl e «viste le voci circa alcune presunte ricadute negative derivanti dal recente accordo firmato con Busitalia, ritengono opportuno fare chiarezza su alcuni importanti aspetti e sgomberare il campo da inutili e ingiustificati allarmismi».

L’accordo In primo luogo, dicono le quattro organizzazioni sindacali, «va precisato che la parte normativa del citato accordo aveva trovato una sua ampia definizione già nell’estate del 2014, cioè prima che in ‘Umbria mobilità esercizio’ venisse firmato, da parte di tutte le organizzazioni sindacali, Ugl compresa, l’accordo sulla nuova organizzazione del lavoro e sui trattamenti economici aggiuntivi fissi e variabili; quindi, già allora, vi era stata la piena consapevolezza, da parte di tutti, che una volta sottoscritto il citato accordo nazionale ed effettuata la procedura di fusione per incorporazione di ‘Umbria mobilità’ in Busitalia le parti, in Umbria, avrebbero dovuto affrontare il tema della ‘armonizzazione’ delle parti normative ed economiche e, in ogni caso, si ribadisce che non è prevista in alcun modo l’applicazione unilaterale della normativa in questione, prevista esclusivamente nel caso di acquisizione da parte di Busitalia di nuove attività».

I servizi In secondo luogo, insistono Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal, «è opportuno precisare che l’accordo nazionale non apre in alcun modo al sub-affidamento dei servizi ma, semplicemente, norma, a garanzia dei lavoratori, tale eventualità; a tale proposito si fa presente che la legge regionale sul trasporto pubblico locale in vigore prevede esplicitamente che eventuali sub-affidamenti potranno essere effettuati esclusivamente previo confronti sia con gli enti concedenti del servizio, sia con le organizzazioni sindacali».

La polemica Infine, e qui arriva la stoccata, «si ritiene opportuno segnalare che, per quanto è dato sapere, la mancata firma da parte della Ugl dell’accordo nazionale di Busitalia che, si ricorda, aveva anch’essa già condiviso tutta la parte economica e normativa precedentemente trattata, anche mediante l’apposizione di una cosiddetta firma tecnica, sembrerebbe che sia da attribuire al suo disaccordo sulla suddivisione del ‘monte ore’ di permessi sindacali derivante dall’accordo nazionale. Peraltro, l’accordo sindacale in questione verrà sottoposto a referendum tra tutti gli attuali dipendenti di Busitalia e a questi spetterà l’ultima parola in merito».

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