Treofan, diktat del Mise: «Azienda firmi documento condiviso»

Mercoledì il tavolo ministeriale, presente ancora l’ad Kaufmann. «Vendita è soluzione possibile». Continua lo sciopero

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Si è aperto nella tarda mattina di mercoledì, per poi proseguire per diverse ore, l’atteso incontro convocato dal ministero dello sviluppo economico in merito alla vertenza della Treofan di Terni. Oltre ai sindacati di categoria nazionali e locali e alle rsu del sito, presenti anche il sindaco Leonardo Latini e i rappresentanti della Regione (tra tutti l’assessore Michele Fioroni) insieme al vice capo di gabinetto del dicastero, Giorgio Sorial, una rappresentanza della sottosegretaria Alessandra Todde e i parlamentari umbri Nevi (Forza Italia) e Lucidi (Lega).

ORDINI SPOSTATI E SCIOPERO ALLA TREOFAN

Attesi impegni nero su bianco, altre 24 ore di mobilitazione

Per conto dell’azienda – a differenza di quanto auspicato dalle organizzazioni sindacali – l’amministratore delegato Manfred Kaufmann, più volte definito non più credibile dagli stessi sindacati. Questi sono tornati a chiedere risposte certe dalla proprietà sul futuro della fabbrica, con l’obiettivo di spingere l’azienda a mettere nero su bianco, dunque per iscritto, i propri impegni per il sito. Il diktat posto dal Mise prevede che i sindacati nazionali stilino un documento con i punti ritenuti fondamentali per garantire il mantenimento della fabbrica, documento che verrà poi inviato al ministero che lo manderà a sua volta all’azienda per la firma. Questa – secondo le sollecitazioni di istituzioni e sindacati – dovrà avvenire nel più breve tempo possibile. Quanto alla questione della vendita ipotizzata nei giorni scorsi da Kaufmann, è stata nuovamente indicata come possibile soluzione, anche se tutto dipenderà dalla sigla o meno del documento. Nel frattempo continueranno le azioni di sciopero con presidio e blocco della portineria. Le rsu hanno infatti indetto un nuovo pacchetto di 24 ore, con assemblea permanente. Pur mantenendo la marcia degli impianti, la mobilitazione è prevista per le ultime 4 ore nel primo turno e le prime 4 nel secondo turno, mentre per quadri e impiegati la fascia oraria è compresa tra le 8 e le 17.

«Auspicio è che si arrivi ad accordo»

Per Nevi era «doveroso che il Governo prendesse in mano nuovamente la vertenza, perché il nostro territorio e i lavoratori meritano chiarezza. Giudico positiva la linea espressa dalla Regione dell’Umbria, che durante l’incontro ha voluto rimarcare la strategicità del sito ternano. Ora il mio auspicio è che si arrivi finalmente ad un accordo tra le organizzazioni sindacali e azienda».

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