Treofan, istituzioni e politica compatti: «Chiarezza»

Settimo giorno di sciopero, al presidio anche il sindaco. Attesa entro la settimana la convocazione al Mise

Condividi questo articolo su

Settimo giorno di sciopero per i lavoratori della Treofan di Terni, che martedì sono tornati a presidiare i cancelli della fabbrica, con contestuale blocco dell’ingresso dei camion alle portinerie. A portare solidarietà ai dipendenti dell’azienda – di proprietà del gruppo Jindal, che ha espresso nei giorni scorsi intenzioni contrastanti sul futuro del sito – è stato in mattinata anche il sindaco Leonardo Latini.

TREOFAN, ALTRI ORDINI SPOSTATI

«Azienda non è in crisi»

Istituzioni e sindacato a tutti i livelli si stringono in difesa dello stabilimento, visto che erano presenti al presidio anche il segretario della Cgil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, e quello della Camera del lavoro di Terni, Claudio Cipolla. «Siamo stati in visita insieme al sindaco e non c’è stato un dirigente che ci abbia accolto – ha spiegato Sgalla -. Questo è sintomatico della situazione e mette a rischio la sicurezza delle persone e l’ambiente della fabbrica. La Regione dell’Umbria farebbe bene a convocare subito i dirigenti di questa azienda per chiarire immediatamente qual è la loro necessità. A differenza delle altre aziende in crisi, a Terni e in Umbria, c’è mercato, produzione e valore aggiunto. Non si capisce perché dobbiamo perdere posti di lavoro». Presenti al sit-in anche il segretario nazionale Ugl chimici, Luigi Ulgiati, insieme ad Enzo Valente, anche lui della segreteria nazionale. «Siamo molto preoccupati – hanno detto i due – non riusciamo a capire la strategia dell’azienda, sempre più sfuggente. La situazione è critica, ma ci aspettiamo garanzie occupazionali e strategiche per evitare di perdere un sito produttivo di eccellenza. Risolleciteremo il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli – hanno aggiunto -, perché ci auguriamo che a breve arrivi una convocazione del tavolo ministeriale». Convocazione che potrebbe arrivare entro la fine della settimana. In attesa dell’ufficialità dell’incontro, lo sciopero proseguirà anche nella giornata di mercoledì, senza comunque compromettere, come nei giorni precedenti, la produzione. Anche la Regione ha sollecitato intanto l’azienda a dare una risposta chiara, a stretto giro, in merito alla disponibilità espressa ad intervenire con gli strumenti a propria disposizione, a partire dall’area di crisi complessa.

Rsu: «Nessuna delle nostre rivendicazioni è stata accolta». L’appello

La Rsu nel contempo ha inviato una email nei confronti dell’ad di Treofan, Manfred Kaufmann: «Non ci sono le condizioni per accogliere le richieste dell’amministratore delegato, non essendo stata accolta nessuna delle nostre rivendicazioni. Lei continua ad affermare che l’Iml è un prodotto importantissimo per Terni, mentre nei fatti tale produzione, da questa settimana, è prevista in Germania. Sottolineiamo, inoltre, che non sono attribuibili ai lavoratori i ritardi e i disagi arrecati ai clienti. Nonostante il suo attaggiamento ostile, i lavoratori della Treofan di Terni – aggiunge la Rsu – stanno dimostrando senso di responsabilità e attaccamento al sito, tenendo in marcia le linee di produzione. Riteniamo assolutamente inaccettabile e offensiva la minaccia di far intervenire le forze dell’ordine per forzare un presidio, al quale, oltre ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali, sono presenti il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali, insieme ad esponenti politici e alla cittadinanza. I lavoratori della Treofan di Terni e la città intera non meritano un simile trattamento». A chiudere un appello alla cittadinanza: «Da oltre una settimana dall’avvio della vertenza a difesa della nostra fabbrica non abbiamo registrato aperture degne di questo nome da parte dell’azienda. Da martedì stiamo anche subendo la minaccia che, con l’uso della forza, l’azienda vorrebbe fare uscire il materiale dalla fabbrica. Se non ci saranno novità, noi ci opporremo con tutte le nostre forze. È bene che voi lo sappiate e che siate al nostro fianco a difesa della fabbrica e delle 150 famiglie che da essa dipendono».

La mozione unitaria in Regione

In giornata è stata firmata una mozione unitaria da parte di tutti i capigruppo in merito alla crisi Treofan. Il documento impegnata la giunta a «mettere a disposizione dell’attuale o dell’eventuale futura proprietà, ai fini del mantenimento dello sviluppo occupazionale e del sito produttivo di Terni, tutti gli strumenti relativi all’Area di crisi complessa e a sollecitare il Governo affinché segua con la massima attenzione la vertenza mettendo anch’esso a disposizione
tutti gli strumenti necessari».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli