Treofan, Jindal chiude a Terni e fa acquisti in Brianza

Annunciata l’acquisizione di un’altra azienda che produce film. Cardinali (Filctem Cgil): «Posizione del gruppo si aggrava»

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Jindal chiude la Treofan di Terni per mancanza di mercato, ma contemporaneamente compra uno stabilimento similare in Brianza: se non si conoscessero già le sue precedenti strategie, potrebbe apparire una mossa apparentemente inspiegabile quella messa a segno della multinazionale indiana, che martedì mattina ha annunciato di aver firmato un accordo per acquisire dal gruppo belga Domo Chemicals il 100% della Domo Films Solutions, con sede a Cesano Maderno (Monza Brianza), specializzata nella produzione di film in poliammide. Una vicenda destinata ad intrecciarsi alla vertenza umbra che tiene con il fiato sospeso i 139 lavoratori ternani, a 32 giorni dalla messa in liquidazione della società del polo chimico.

Nuovo capitolo ambiguo per Jindal

«L’acquisizione – si legge in una nota – rafforzerà il know-how, le capacità e la presenza di Jindal Films nell’imballaggio flessibile per uso farmaceutico, medicale e in altri segmenti di fascia alta, integrando l’attuale offerta di film BOPP con il portafoglio di film in poliammide di Domo Films Solutions». Al di là delle rassicurazioni, dopo le esperienze di Battipaglia e Terni (non ancora chiusa, ma sempre in salita), ovvio che da martedì in poi anche i 110 lavoratori della Domo Films Solutions faranno sonni meno tranquilli, visto che finora Jindal ha acquisito siti concorrenti per poi farli chiudere. Da qui l’inevitabile «preoccupazione per la possibile demolizione di un’altra realtà industriale» commenta Sergio Cardinali, della segreteria nazionale della Filctem Cgil. In attesa che l’accordo si perfezioni – come spiega il sito di settore Polimerica la chiusura dell’operazione, soggetta a una serie di autorizzazioni normative, è prevista verso la fine del primo trimestre 2021 – l’annuncio si intreccia inevitabilmente alla vicenda ternana e potrebbe fornire uno strumento in più per contrastare l’azione di Jindal nei confronti della Treofan. «Questa operazione va ad aggravare la posizione del gruppo – continua Cardinali -, chiederemo che ne venga dato conto in un incontro al ministero». Sindacati e istituzioni sono intanto in attesa di una risposta dal liquidatore in merito all’opposizione alle motivazioni della messa in liquidazione, mentre sul fronte legale per impugnare le lettere di licenziamento bisognerà attendere che arrivino, dopo il 6 febbraio. Con la nuova acquisizione però – sempre che si abbia la volontà di battere i pugni – il ministero potrebbe avere un’arma in più per arricchire la lista dei comportamenti anomali di Jindal.

La Befana alla Treofan

La Befana al polo chimico e alla Sangemini

La Befana della Croce Rossa di Terni quest’anno ha rivolto il suo pensiero ai bambini e alle famiglie degli operai di due aziende del territorio che stanno vivendo un serio momento di difficoltà: la Treofan e la Sangemini. Gli operatori della Croce Rossa hanno consegnato dei doni ai rappresentanti delle due aziende che hanno poi provveduto alla distribuzione. «Un piccolo pensiero di vicinanza – hanno spiegato gli operatori – da parte della Croce Rossa di Terni verso queste famiglie che hanno vissuto e stanno vivendo le festività con la tristezza nel cuore».

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