Tribunale di Terni, Ianniello presidente

La giudice di Salerno – subito dopo la sentenza romana su ‘Mafia Capitale’ – si è insediata al vertice del Palazzo di Giustizia

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Passaggio di consegne effettuato e il tribunale di Terni ha il suo nuovo presidente. Rosanna Ianniello, giudice – classe 1954, nativa di Salerno – proveniente dal X collegio penale del tribunale di Roma, si è insediata martedì martina e prende così il posto dell’ormai ex guida, facente funzioni, del palazzo di giustizia, Massimo Zanetti.

ROSANNA IANNIELLO, DA ‘MAFIA CAPITALE’ AL TRIBUNALE DI TERNI

Zanetti E’ stato lo stesso Massimo Zanetti, ovviamente, a darle il benvenuto: «Non nascondo – ha esordito – che il fatto che la mia domanda per diventare presidente di questo tribunale non sia stata accolta, mi ha deluso. Ma questa delusione è stata mitigata dall’aver appreso che la scelta era caduta su una collega brava, preparata e stimata da tutti coloro che ha avuto occasione di frequentare per motivi professionali».

‘Mafia Capitale’ Lo scorso giovedì la Ianniello si era congedata dal tribunale di Roma con la lettura della sentenza di primo grado emessa nei confronti di 46 imputati: il processo ha portato alle condanne – in particolar modo – di  Massimo Carminati (20 anni all’ex esponente dei Nar), Salvatore Buzzi (19 anni, considerato il capo dell’organizzazione), Luca Gramazio (11 anni per l’ex capogruppo Pdl in Comune e in Regione), Franco Panzironi (10 anni all’ex ad dell’azienda capitolina dei rifiuti Ama) e Mirko Coratti (6 anni all’ex presidente del consiglio comunale di Roma, del Pd).

ROSANNA IANNIELLO: «VIOLENZA SULLE DONNE E AMBIENTE, TEMATICHE DI MASSIMA IMPORTANZA», VIDEO

Primo presidente donna Alla cerimonia – nel corso della quale sia il procuratore della Repubblica Alberto Liguori che il presidente dell’ordine degli avvocati, Renato Chiaranti, hanno rivolto parole di benvenuto alla neo presidente – ha preso parte anche Angela Pagliuca, Prefetto di Terni. «Le donne – ha ricordato la neo presidente Ianniello, dopo aver appreso di essere la prima donna ad assumere questo incarico – sono ormai una presenza fortissima in magistratura ed è giusto che certi incarichi direttivi tocchino anche a noi. Forse c’è un’attenzione maggiore a certe tematiche, specie quelle riguardanti la violenza sulle donne e la tutela dell’ambiente: sono due terreni importanti, già considerati e trattati dai colleghi presenti. Spero che la differenza di genere possa servire a migliorare ciò che è stato già fatto. Ho avuto delle informazioni sulla città, ma non ho potuto constatare direttamente visti gli impegni a Roma. Spero di approfondire rapidamente per essere all’altezza di questo compito gravoso».

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