Da dove si erano lasciati hanno ricominciato. Martedì mattina – dopo la pausa estiva – è ripreso il confronto tra i vertici di Ast e i coordinatori delle Rsu di stabilimento. Si è parlato di produzione. Ovviamente non si è parlato di altro.
I volumi A settembre, hanno detto i rappresentanti aziendali – tra loro c’era il direttore di stabilimento e di produzione, Massimo Calderini – saranno rispettati i target previsti, garantendo l’obiettivo del milione di tonnellate di acciaio fuso per quest’anno. L’area ‘a caldo’ produrrà circa 92 mila tonnellate di acciaio – colate nel reparto Acciaieria, con una possibile fermata a fine mese di due giorni – e 87 mila circa a Lac, il treno di laminazione a caldo, che non dovrà osservare fermate.
L’area ‘a freddo’ Le previsioni parlano di 45 mila tonnellate, con 15 mila di laminati. Al Centro di finitura, ha fatto sapere Ast, si lavoreranno 22 mila tonnellate di prodotto tra Laf e Nac. A Titania, infine, la produzione prevista sarà pari al 70% di quella preventivata, ma l’azienda starebbe trattando l’acquisizione di nuovi ordini con i quali conta di saturare gli impianti.
Previsioni Da quello che Ast ha detto ai sindacati, insomma – il punto di vista di questi ultimi è ignoto – tra ottobre e dicembre la produzione dovrebbe essere costantemente attestata tra le 85 e le 90 mila tonnellate al mese, rispettando così l’obiettivo complessivo di un milione di tonnellate.