di M. Lilla
Il giorno dopo la sfida persa a La Spezia è ancora peggio per il Perugia. L’analisi si fa più lucida e il ‘Grifo’ non si può certo accontentare di una vittoria, due sconfitte e un pareggio nelle prime quattro di campionato.
Poche occasioni Manca il gol, due in quattro partite sono pochi. La storia si ripete ormai dalla prima giornata di questa stagione: il Perugia è ben messo in campo e manovra, ma non arrivano i tiri verso la porta avversaria. Martedi sera contro lo Spezia non è arrivato un tiro, che sia uno, tra le mani di Chichizola. Il portiere dei liguri ha controllato bene i cross e gli angoli ma mai è stato impegnato con conclusioni dentro lo specchio della porta. Il problema arriva dal gioco nel complesso, Bisoli in quattro partite ha cambiato sempre cercando gli uomini più in forma e rischiando qualcosina con quelli che ritiene in grado di sostenre il suo credo.
Problemi d’attacco Se la fase difensiva regge, nonostante la sconfitta, sembra più una questione d’attacco o meglio, d’attacco alla partita: contro lo Spezia il Perugia ha giocato un primo tempo pessimo, sotto tono e completamente in balia dell’avversario. Finito in svantaggio poi non ha saputo più riprendere la partita. A Pescara fu lo stesso e in casa con il Crotone l’incapacità di pungere e rendersi pericoloso ha fatto uscire il pubblico del ‘Curi’ con più di qualche malumore. Non è un problema di uomini o di modulo ma forse di volontà e consistenza: Ardemagni è lontano dalla forma migliore, Lanzafame è carico di responsabilità e deve trovare il modo di rendere in senso positivo la pressione, Fabinho e fuori e non si può certo contare sulla gioventù di Drolé o sul trasformismo di Di Carmine.
Difesa punto positivo Nonostante i quattro punti in classifica e il meno otto dal Livorno capolista, la nota positiva è rappresentata dalla fase difensiva e da un certo ordine tattico che il Perugia ha dimostrato di avere. La linea davanti a Rosati sembra solida e in grado di rggere il campionato, mentre l’innesto di Della Rocca può dare quantità e qualità. Da qui dovrà ripartire Bisoli per rimettere sul cammino della continuità un Perugia ancora senza una vera identità: non è semplice, ma il tecnico emiliano è stato chiamato per questo e già dalla prossima dovrà superare una bella prova di forza contro il ‘suo’ Cesena.