«Il terremoto che ha duramente colpito alcune aree dell’Umbria, ha causato una forte sofferenza del sistema turistico regionale». Da qui la decisione di realizzare una campagna di comunicazione «che faccia chiarezza sulle reali condizioni dell’Umbria, per informare l’utenza che solo una piccola parte del territorio è stata colpita dal sisma, rilanciare il brand ‘Umbria cuore verde d’Italia’ e l’offerta turistica regionale nel suo complesso». Il vicepresidente della giunta regionale dell’Umbria e assessore al turismo, Fabio Paparelli, ha illustrato martedì mattina agli operatori dei consorzi turistici dell’Umbria e alle associazioni di categoria del settore la campagna di comunicazione messa a punto dalla Regione a sostegno dell’intero settore.
‘Regalati l’Umbria’ «La campagna – ha spiegato Paparelli – si articolerà in due fasi: la prima, che partirà immediatamente, è finalizzata a valorizzare l’offerta turistica del Natale e delle festività; la seconda, che si svolgerà nel 2017, sarà invece rivolta a sostenere il rilancio di tutto il sistema turistico umbro, a partire dalle stagioni primaverile ed estiva». Le risorse a ciò destinate ammontano complessivamente, per il biennio, «a un milione e mezzo di euro. Il claim è rimasto quello dello scorso anno, ‘Regalati l’Umbria’, perché si tratta di un claim particolarmente apprezzato, empatico e che esprime anche un contenuto solidaristico nelle mutate condizioni verificatisi a seguito del sisma». La campagna viene realizzata su larga scala e si rivolte a target diversi, attraverso una pluralità di canali. Paparelli ha aggiunto che «saranno coinvolte emittenti televisive nazionali, i media nazionali di settore, per l’utenza amante dei viaggi e delle vacanze e quelli generalisti per raggiungere un vasto pubblico attraverso testate ad ampia diffusione, così come i media locali, dalle stampa quotidiana alle radio, soprattutto nelle regioni obiettivo, fino al web profilato su specifiche aree territoriali».
Il turismo Il vicepresidente ha poi evidenziato che «indagini di mercato hanno rilevato come il calo d’affluenza verso l’Umbria riguardi principalmente il mercato interno che costituisce il 65% del bacino d’utenza turistica umbra, mentre i flussi internazionali attualmente non hanno fatto registrare variazioni significative in senso negativo. Pertanto le azioni di comunicazione sono rivolte, prevalentemente, al mercato interno e si indirizzano ad un pubblico ampio e differenziato che comprende sia l’utenza nazionale che quella delle regioni-obiettivo, prime fra tutte Lazio e Lombardia, generatrici dei più importanti flussi turistici dell’Umbria».